1Questi sono i nomi dei figli d’Israele entrati in Egitto; essi vi giunsero insieme a
Giacobbe, ognuno con la sua famiglia: 2Ruben, Simeone, Levi e Giuda,
3Ìssacar, Zàbulon e Beniamino, 4Dan e Nèftali, Gad e
Aser. 5Tutte le persone discendenti da Giacobbe erano settanta. Giuseppe si trovava già
in Egitto. 6Giuseppe poi morì e così tutti i suoi fratelli e tutta quella
generazione. 7I figli d’Israele prolificarono e crebbero, divennero numerosi e molto
forti, e il paese ne fu pieno.
8Allora sorse sull’Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe.
9Egli disse al suo popolo: «Ecco che il popolo dei figli d’Israele è
più numeroso e più forte di noi. 10Cerchiamo di essere avveduti nei suoi riguardi
per impedire che cresca, altrimenti, in caso di guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà
contro di noi e poi partirà dal paese». 11Perciò vennero imposti loro dei
sovrintendenti ai lavori forzati, per opprimerli con le loro angherie, e così costruirono per il faraone
le città-deposito, cioè Pitom e Ramses. 12Ma quanto più opprimevano il
popolo, tanto più si moltiplicava e cresceva, ed essi furono presi da spavento di fronte agli Israeliti.
13Per questo gli Egiziani fecero lavorare i figli d’Israele trattandoli con durezza.
14Resero loro amara la vita mediante una dura schiavitù, costringendoli a preparare
l’argilla e a fabbricare mattoni, e ad ogni sorta di lavoro nei campi; a tutti questi lavori li obbligarono
con durezza.
15Il re d’Egitto disse alle levatrici degli Ebrei, delle quali una si chiamava Sifra e
l’altra Pua: 16«Quando assistete le donne ebree durante il parto, osservate bene
tra le due pietre: se è un maschio, fatelo morire; se è una femmina, potrà vivere».
17Ma le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva loro ordinato il re d’Egitto e
lasciarono vivere i bambini. 18Il re d’Egitto chiamò le levatrici e disse loro:
«Perché avete fatto questo e avete lasciato vivere i bambini?». 19Le
levatrici risposero al faraone: «Le donne ebree non sono come le egiziane: sono piene di vitalità.
Prima che giunga da loro la levatrice, hanno già partorito!». 20Dio
beneficò le levatrici. Il popolo aumentò e divenne molto forte. 21E poiché
le levatrici avevano temuto Dio, egli diede loro una discendenza.
22Allora il faraone diede quest’ordine a tutto il suo popolo: «Gettate nel Nilo
ogni figlio maschio che nascerà, ma lasciate vivere ogni femmina».
1Un uomo della famiglia di Levi andò a prendere in moglie una discendente di Levi.
2La donna concepì e partorì un figlio; vide che era bello e lo tenne nascosto per
tre mesi. 3Ma non potendo tenerlo nascosto più oltre, prese per lui un cestello di
papiro, lo spalmò di bitume e di pece, vi adagiò il bambino e lo depose fra i giunchi sulla riva
del Nilo. 4La sorella del bambino si pose a osservare da lontano che cosa gli sarebbe
accaduto.
5Ora la figlia del faraone scese al Nilo per fare il bagno, mentre le sue ancelle passeggiavano
lungo la sponda del Nilo. Ella vide il cestello fra i giunchi e mandò la sua schiava a prenderlo.
6L’aprì e vide il bambino: ecco, il piccolo piangeva. Ne ebbe compassione e disse:
«È un bambino degli Ebrei». 7La sorella del bambino disse allora alla figlia
del faraone: «Devo andare a chiamarti una nutrice tra le donne ebree, perché allatti per te il
bambino?». 8«Va’», rispose la figlia del faraone. La fanciulla
andò a chiamare la madre del bambino. 9La figlia del faraone le disse: «Porta con
te questo bambino e allattalo per me; io ti darò un salario». La donna prese il bambino e lo
allattò. 10Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse alla figlia del faraone. Egli fu
per lei come un figlio e lo chiamò Mosè, dicendo: «Io l’ho tratto dalle acque!».
11Un giorno Mosè, cresciuto in età, si recò dai suoi fratelli e
notò i loro lavori forzati. Vide un Egiziano che colpiva un Ebreo, uno dei suoi fratelli.
12Voltatosi attorno e visto che non c’era nessuno, colpì a morte l’Egiziano
e lo sotterrò nella sabbia. 13Il giorno dopo uscì di nuovo e vide due Ebrei che
litigavano; disse a quello che aveva torto: «Perché percuoti il tuo fratello?».
14Quegli rispose: «Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi? Pensi forse di potermi
uccidere, come hai ucciso l’Egiziano?». Allora Mosè ebbe paura e pensò:
«Certamente la cosa si è risaputa». 15Il faraone sentì parlare di
questo fatto e fece cercare Mosè per metterlo a morte. Allora Mosè fuggì lontano dal faraone
e si fermò nel territorio di Madian e sedette presso un pozzo.
16Il sacerdote di Madian aveva sette figlie. Esse vennero ad attingere acqua e riempirono gli
abbeveratoi per far bere il gregge del padre. 17Ma arrivarono alcuni pastori e le scacciarono.
Allora Mosè si levò a difendere le ragazze e fece bere il loro bestiame.
18Tornarono dal loro padre Reuèl e questi disse loro: «Come mai oggi avete fatto
ritorno così in fretta?». 19Risposero: «Un uomo, un Egiziano, ci ha liberato
dalle mani dei pastori; lui stesso ha attinto per noi e ha fatto bere il gregge».
20Quegli disse alle figlie: «Dov’è? Perché avete lasciato là
quell’uomo? Chiamatelo a mangiare il nostro cibo!». 21Così Mosè
accettò di abitare con quell’uomo, che gli diede in moglie la propria figlia Sipporà.
22Ella gli partorì un figlio ed egli lo chiamò Ghersom, perché diceva:
«Vivo come forestiero in terra straniera!».
23Dopo molto tempo il re d’Egitto morì. Gli Israeliti gemettero per la loro
schiavitù, alzarono grida di lamento e il loro grido dalla schiavitù salì a Dio.
24Dio ascoltò il loro lamento, Dio si ricordò della sua alleanza con Abramo,
Isacco e Giacobbe. 25Dio guardò la condizione degli Israeliti, Dio se ne diede pensiero.
1Mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian,
condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l’Oreb.
2L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli
guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava.
3Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo:
perché il roveto non brucia?». 4Il Signore vide che si era avvicinato per
guardare; Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè, Mosè!». Rispose:
«Eccomi!». 5Riprese: «Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi,
perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!». 6E disse: «Io sono
il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si
coprì il volto, perché aveva paura di guardare verso Dio.
7Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo
grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. 8Sono sceso per liberarlo dal
potere dell’Egitto e per farlo salire da questa terra verso una terra bella e spaziosa, verso una terra
dove scorrono latte e miele, verso il luogo dove si trovano il Cananeo, l’Ittita, l’Amorreo, il
Perizzita, l’Eveo, il Gebuseo. 9Ecco, il grido degli Israeliti è arrivato fino a
me e io stesso ho visto come gli Egiziani li opprimono. 10Perciò va’! Io ti mando
dal faraone. Fa’ uscire dall’Egitto il mio popolo, gli Israeliti!».
11Mosè disse a Dio: «Chi sono io per andare dal faraone e far uscire gli Israeliti
dall’Egitto?». 12Rispose: «Io sarò con te. Questo sarà per te
il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall’Egitto, servirete Dio su questo
monte».
13Mosè disse a Dio: «Ecco, io vado dagli Israeliti e dico loro: “Il Dio dei
vostri padri mi ha mandato a voi”. Mi diranno: “Qual è il suo nome?”. E io che cosa
risponderò loro?». 14Dio disse a Mosè: «Io sono colui che
sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: “Io-Sono mi ha mandato a
voi”». 15Dio disse ancora a Mosè: «Dirai agli Israeliti: “Il
Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe, mi ha mandato a voi”. Questo
è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in
generazione.
16Va’! Riunisci gli anziani d’Israele e di’ loro: “Il Signore, Dio dei
vostri padri, Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, mi è apparso per dirmi: Sono venuto a visitarvi e
vedere ciò che viene fatto a voi in Egitto. 17E ho detto: Vi farò salire dalla
umiliazione dell’Egitto verso la terra del Cananeo, dell’Ittita, dell’Amorreo, del Perizzita,
dell’Eveo e del Gebuseo, verso una terra dove scorrono latte e miele”. 18Essi
ascolteranno la tua voce, e tu e gli anziani d’Israele andrete dal re d’Egitto e gli direte:
“Il Signore, Dio degli Ebrei, si è presentato a noi. Ci sia permesso di andare nel deserto, a tre
giorni di cammino, per fare un sacrificio al Signore, nostro Dio”.
19Io so che il re d’Egitto non vi permetterà di partire, se non con
l’intervento di una mano forte. 20Stenderò dunque la mano e colpirò
l’Egitto con tutti i prodigi che opererò in mezzo ad esso, dopo di che egli vi lascerà
andare. 21Farò sì che questo popolo trovi grazia agli occhi degli Egiziani:
quando partirete, non ve ne andrete a mani vuote. 22Ogni donna domanderà alla sua vicina
e all’inquilina della sua casa oggetti d’argento e oggetti d’oro e vesti; li farete portare ai
vostri figli e alle vostre figlie e spoglierete l’Egitto».
1Mosè replicò dicendo: «Ecco, non mi crederanno, non daranno ascolto alla
mia voce, ma diranno: “Non ti è apparso il Signore!”». 2Il Signore gli
disse: «Che cosa hai in mano?». Rispose: «Un bastone». 3Riprese:
«Gettalo a terra!». Lo gettò a terra e il bastone diventò un serpente, davanti al quale
Mosè si mise a fuggire. 4Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano e
prendilo per la coda!». Stese la mano, lo prese e diventò di nuovo un bastone nella sua mano.
5«Questo perché credano che ti è apparso il Signore, Dio dei loro padri,
Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe». 6Il Signore gli disse ancora:
«Introduci la mano nel seno!». Egli si mise in seno la mano e poi la ritirò: ecco, la sua mano
era diventata lebbrosa, bianca come la neve. 7Egli disse: «Rimetti la mano nel
seno!». Rimise in seno la mano e la tirò fuori: ecco, era tornata come il resto della sua carne.
8«Dunque se non ti credono e non danno retta alla voce del primo segno, crederanno alla
voce del secondo! 9Se non crederanno neppure a questi due segni e non daranno ascolto alla tua
voce, prenderai acqua del Nilo e la verserai sulla terra asciutta: l’acqua che avrai preso dal Nilo
diventerà sangue sulla terra asciutta».
10Mosè disse al Signore: «Perdona, Signore, io non sono un buon parlatore; non lo
sono stato né ieri né ieri l’altro e neppure da quando tu hai cominciato a parlare al tuo
servo, ma sono impacciato di bocca e di lingua». 11Il Signore replicò: «Chi
ha dato una bocca all’uomo o chi lo rende muto o sordo, veggente o cieco? Non sono forse io, il Signore?
12Ora va’! Io sarò con la tua bocca e ti insegnerò quello che dovrai
dire». 13Mosè disse: «Perdona, Signore, manda chi vuoi mandare!».
14Allora la collera del Signore si accese contro Mosè e gli disse: «Non vi
è forse tuo fratello Aronne, il levita? Io so che lui sa parlare bene. Anzi, sta venendoti incontro. Ti
vedrà e gioirà in cuor suo. 15Tu gli parlerai e porrai le parole sulla sua bocca
e io sarò con la tua e la sua bocca e vi insegnerò quello che dovrete fare.
16Parlerà lui al popolo per te: egli sarà la tua bocca e tu farai per lui le veci
di Dio. 17Terrai in mano questo bastone: con esso tu compirai i segni».
18Mosè partì, tornò da Ietro suo suocero e gli disse: «Lasciami
andare, ti prego: voglio tornare dai miei fratelli che sono in Egitto, per vedere se sono ancora vivi!».
Ietro rispose a Mosè: «Va’ in pace!». 19Il Signore disse a Mosè
in Madian: «Va’, torna in Egitto, perché sono morti quanti insidiavano la tua vita!».
20Mosè prese la moglie e i figli, li fece salire sull’asino e tornò nella
terra d’Egitto. E Mosè prese in mano il bastone di Dio.
21Il Signore disse a Mosè: «Mentre parti per tornare in Egitto, bada a tutti i
prodigi che ti ho messi in mano: tu li compirai davanti al faraone, ma io indurirò il suo cuore ed egli
non lascerà partire il popolo. 22Allora tu dirai al faraone: “Così dice il
Signore: Israele è il mio figlio primogenito. 23Io ti avevo detto: lascia partire il mio
figlio perché mi serva! Ma tu hai rifiutato di lasciarlo partire: ecco, io farò morire il tuo
figlio primogenito!”».
24Mentre era in viaggio, nel luogo dove pernottava, il Signore lo affrontò e
cercò di farlo morire. 25Allora Sipporà prese una selce tagliente, recise il
prepuzio al figlio e con quello gli toccò i piedi e disse: «Tu sei per me uno sposo di
sangue». 26Allora il Signore si ritirò da lui. Ella aveva detto «sposo di
sangue» a motivo della circoncisione.
27Il Signore disse ad Aronne: «Va’ incontro a Mosè nel deserto!». Egli
andò e lo incontrò al monte di Dio e lo baciò. 28Mosè riferì
ad Aronne tutte le parole con le quali il Signore lo aveva inviato e tutti i segni con i quali l’aveva
accreditato.
29Mosè e Aronne andarono e radunarono tutti gli anziani degli Israeliti.
30Aronne parlò al popolo, riferendo tutte le parole che il Signore aveva detto a
Mosè, e compì i segni davanti agli occhi del popolo. 31Allora il popolo credette.
Quando udirono che il Signore aveva visitato gli Israeliti e che aveva visto la loro afflizione, essi si
inginocchiarono e si prostrarono.
1In seguito, Mosè e Aronne vennero dal faraone e gli annunciarono: «Così
dice il Signore, il Dio d’Israele: “Lascia partire il mio popolo, perché mi celebri una festa
nel deserto!”». 2Il faraone rispose: «Chi è il Signore, perché
io debba ascoltare la sua voce e lasciare partire Israele? Non conosco il Signore e non lascerò certo
partire Israele!». 3Ripresero: «Il Dio degli Ebrei ci è venuto incontro. Ci
sia dunque concesso di partire per un cammino di tre giorni nel deserto e offrire un sacrificio al Signore,
nostro Dio, perché non ci colpisca di peste o di spada!». 4Il re d’Egitto
disse loro: «Mosè e Aronne, perché distogliete il popolo dai suoi lavori? Tornate ai vostri
lavori forzati!». 5Il faraone disse: «Ecco, ora che il popolo è numeroso nel
paese, voi vorreste far loro interrompere i lavori forzati?».
6In quel giorno il faraone diede questi ordini ai sovrintendenti del popolo e agli scribi:
7«Non darete più la paglia al popolo per fabbricare i mattoni, come facevate
prima. Andranno a cercarsi da sé la paglia. 8Però voi dovete esigere il numero di
mattoni che facevano finora, senza ridurlo. Sono fannulloni; per questo protestano: “Vogliamo partire,
dobbiamo sacrificare al nostro Dio!”. 9Pesi dunque la schiavitù su questi uomini e
lavorino; non diano retta a parole false!».
10I sovrintendenti del popolo e gli scribi uscirono e riferirono al popolo: «Così
dice il faraone: “Io non vi fornisco più paglia. 11Andate voi stessi a
procurarvela dove ne troverete, ma non diminuisca la vostra produzione”».
12Il popolo si sparse in tutto il territorio d’Egitto a raccogliere stoppie da usare come
paglia. 13Ma i sovrintendenti li sollecitavano dicendo: «Portate a termine il vostro
lavoro: ogni giorno lo stesso quantitativo come quando avevate la paglia». 14Bastonarono
gli scribi degli Israeliti, quelli che i sovrintendenti del faraone avevano costituito loro capi, dicendo:
«Perché non avete portato a termine né ieri né oggi il vostro numero di mattoni come
prima?».
15Allora gli scribi degli Israeliti vennero dal faraone a reclamare, dicendo:
«Perché tratti così noi tuoi servi? 16Non viene data paglia ai tuoi servi,
ma ci viene detto: “Fate i mattoni!”. E ora i tuoi servi sono bastonati e la colpa è del tuo
popolo!». 17Rispose: «Fannulloni siete, fannulloni! Per questo dite:
“Vogliamo partire, dobbiamo sacrificare al Signore”. 18Ora andate, lavorate! Non vi
sarà data paglia, ma dovrete consegnare lo stesso numero di mattoni».
19Gli scribi degli Israeliti si videro in difficoltà, sentendosi dire: «Non
diminuirete affatto il numero giornaliero dei mattoni». 20Usciti dalla presenza del
faraone, quando incontrarono Mosè e Aronne che stavano ad aspettarli, 21dissero loro:
«Il Signore guardi a voi e giudichi, perché ci avete resi odiosi agli occhi del faraone e agli occhi
dei suoi ministri, mettendo loro in mano la spada per ucciderci!».
22Allora Mosè si rivolse al Signore e disse: «Signore, perché hai
maltrattato questo popolo? Perché dunque mi hai inviato? 23Da quando sono venuto dal
faraone per parlargli in tuo nome, egli ha fatto del male a questo popolo, e tu non hai affatto liberato il tuo
popolo!».
1Il Signore disse a Mosè: «Ora vedrai quello che sto per fare al faraone: con mano
potente li lascerà andare, anzi con mano potente li scaccerà dalla sua terra!».
2Dio parlò a Mosè e gli disse: «Io sono il Signore! 3Mi
sono manifestato ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe come Dio l’Onnipotente, ma non ho fatto conoscere loro il
mio nome di Signore. 4Ho anche stabilito la mia alleanza con loro, per dar loro la terra di
Canaan, la terra delle loro migrazioni, nella quale furono forestieri. 5Io stesso ho udito il
lamento degli Israeliti, che gli Egiziani resero loro schiavi, e mi sono ricordato della mia alleanza.
6Pertanto di’ agli Israeliti: “Io sono il Signore! Vi sottrarrò ai lavori
forzati degli Egiziani, vi libererò dalla loro schiavitù e vi riscatterò con braccio teso e
con grandi castighi. 7Vi prenderò come mio popolo e diventerò il vostro Dio.
Saprete che io sono il Signore, il vostro Dio, che vi sottrae ai lavori forzati degli Egiziani.
8Vi farò entrare nella terra che ho giurato a mano alzata di dare ad Abramo, a Isacco e
a Giacobbe; ve la darò in possesso: io sono il Signore!”».
9Mosè parlò così agli Israeliti, ma essi non lo ascoltarono, perché
erano stremati dalla dura schiavitù.
10Il Signore disse a Mosè: 11«Va’ e parla al faraone, re
d’Egitto, perché lasci partire dalla sua terra gli Israeliti!».
12Mosè disse alla presenza del Signore: «Ecco, gli Israeliti non mi hanno
ascoltato: come vorrà ascoltarmi il faraone, mentre io ho le labbra incirconcise?».
13Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e diede loro ordini per gli Israeliti e per
il faraone, re d’Egitto, allo scopo di far uscire gli Israeliti dalla terra d’Egitto.
14Questi sono i capi dei loro casati.
Figli di Ruben, primogenito d’Israele: Enoc, Pallu, Chesron e Carmì; queste sono le famiglie di
Ruben.
15Figli di Simeone: Iemuèl, Iamin, Oad, Iachin, Socar e Saul, figlio della Cananea;
queste sono le famiglie di Simeone.
16Questi sono i nomi dei figli di Levi secondo le loro generazioni: Gherson, Keat,
Merarì. Gli anni della vita di Levi furono centotrentasette.
17Figli di Gherson: Libnì e Simei, ordinati secondo le loro famiglie.
18Figli di Keat: Amram, Isar, Ebron e Uzzièl. Gli anni della vita di Keat furono
centotrentatré.
19Figli di Merarì: Maclì e Musì; queste sono le famiglie di Levi secondo
le loro generazioni.
20Amram prese in moglie Iochebed, sua zia, la quale gli partorì Aronne e Mosè.
Gli anni della vita di Amram furono centotrentasette.
21Figli di Isar: Core, Nefeg e Zicrì.
22Figli di Uzzièl: Misaele, Elsafàn, Sitrì.
23Aronne prese in moglie Elisabetta, figlia di Amminadàb, sorella di Nacson, dalla quale
ebbe i figli Nadab, Abiu, Eleàzaro e Itamàr.
24Figli di Core: Assir, Elkanà e Abiasàf; queste sono le famiglie dei Coriti.
25Eleàzaro, figlio di Aronne, prese in moglie una figlia di Putièl, la quale gli
partorì Fineès. Questi sono i capi delle casate dei leviti, ordinati secondo le loro famiglie.
26Sono questi quell’Aronne e quel Mosè ai quali il Signore disse: «Fate
uscire dalla terra d’Egitto gli Israeliti, secondo le loro schiere!». 27Questi
dissero al faraone, re d’Egitto, di lasciar uscire dall’Egitto gli Israeliti: sono Mosè e
Aronne.
28Questo avvenne quando il Signore parlò a Mosè nella terra d’Egitto:
29il Signore disse a Mosè: «Io sono il Signore! Riferisci al faraone, re
d’Egitto, quanto io ti dico». 30Mosè disse alla presenza del Signore:
«Ecco, ho le labbra incirconcise e come vorrà ascoltarmi il faraone?».
1Il Signore disse a Mosè: «Vedi, io ti ho posto a far le veci di Dio di fronte al
faraone: Aronne, tuo fratello, sarà il tuo profeta. 2Tu gli dirai quanto io ti
ordinerò: Aronne, tuo fratello, parlerà al faraone perché lasci partire gli Israeliti dalla
sua terra. 3Ma io indurirò il cuore del faraone e moltiplicherò i miei segni e i
miei prodigi nella terra d’Egitto. 4Il faraone non vi ascolterà e io leverò
la mano contro l’Egitto, e farò uscire dalla terra d’Egitto le mie schiere, il mio popolo, gli
Israeliti, per mezzo di grandi castighi. 5Allora gli Egiziani sapranno che io sono il Signore,
quando stenderò la mano contro l’Egitto e farò uscire di mezzo a loro gli
Israeliti!».
6Mosè e Aronne eseguirono quanto il Signore aveva loro comandato; così fecero.
7Mosè aveva ottant’anni e Aronne ottantatré, quando parlarono al
faraone.
8Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: 9«Quando il faraone vi
chiederà di fare un prodigio a vostro sostegno, tu dirai ad Aronne: “Prendi il tuo bastone e gettalo
davanti al faraone e diventerà un serpente!”». 10Mosè e Aronne si
recarono dunque dal faraone ed eseguirono quanto il Signore aveva loro comandato: Aronne gettò il suo
bastone davanti al faraone e ai suoi ministri ed esso divenne un serpente. 11A sua volta il
faraone convocò i sapienti e gli incantatori, e anche i maghi dell’Egitto, con i loro sortilegi,
operarono la stessa cosa. 12Ciascuno gettò il suo bastone e i bastoni divennero
serpenti. Ma il bastone di Aronne inghiottì i loro bastoni. 13Però il cuore del
faraone si ostinò e non diede loro ascolto, secondo quanto aveva detto il Signore.
14Il Signore disse a Mosè: «Il cuore del faraone è irremovibile: si rifiuta
di lasciar partire il popolo. 15Va’ dal faraone al mattino, quando uscirà verso le
acque. Tu starai ad attenderlo sulla riva del Nilo, tenendo in mano il bastone che si è cambiato in
serpente. 16Gli dirai: “Il Signore, il Dio degli Ebrei, mi ha inviato a dirti: Lascia
partire il mio popolo, perché possa servirmi nel deserto; ma tu finora non hai obbedito.
17Dice il Signore: Da questo fatto saprai che io sono il Signore; ecco, con il bastone che ho
in mano io batto un colpo sulle acque che sono nel Nilo: esse si muteranno in sangue. 18I pesci
che sono nel Nilo moriranno e il Nilo ne diventerà fetido, così che gli Egiziani non potranno
più bere acqua dal Nilo!”». 19Il Signore disse a Mosè:
«Di’ ad Aronne: “Prendi il tuo bastone e stendi la mano sulle acque degli Egiziani, sui loro
fiumi, canali, stagni e su tutte le loro riserve di acqua; diventino sangue e ci sia sangue in tutta la terra
d’Egitto, perfino nei recipienti di legno e di pietra!”».
20Mosè e Aronne eseguirono quanto aveva ordinato il Signore: Aronne alzò il
bastone e percosse le acque che erano nel Nilo sotto gli occhi del faraone e dei suoi ministri. Tutte le acque
che erano nel Nilo si mutarono in sangue. 21I pesci che erano nel Nilo morirono e il Nilo ne
divenne fetido, così che gli Egiziani non poterono più berne le acque. Vi fu sangue in tutta la
terra d’Egitto. 22Ma i maghi dell’Egitto, con i loro sortilegi, operarono la stessa
cosa. Il cuore del faraone si ostinò e non diede loro ascolto, secondo quanto aveva detto il Signore.
23Il faraone voltò le spalle e rientrò nella sua casa e non tenne conto neppure
di questo fatto. 24Tutti gli Egiziani scavarono allora nei dintorni del Nilo per attingervi
acqua da bere, perché non potevano bere le acque del Nilo. 25Trascorsero sette giorni da
quando il Signore aveva colpito il Nilo.
26Il Signore disse a Mosè: «Va’ a riferire al faraone: “Dice il
Signore: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire! 27Se tu rifiuti di
lasciarlo partire, ecco, io colpirò tutto il tuo territorio con le rane: 28il Nilo
brulicherà di rane; esse usciranno, ti entreranno in casa, nella camera dove dormi e sul tuo letto, nella
casa dei tuoi ministri e tra il tuo popolo, nei tuoi forni e nelle tue madie. 29Contro di te,
contro il tuo popolo e contro tutti i tuoi ministri usciranno le rane”».
1Il Signore disse a Mosè: «Di’ ad Aronne: “Stendi la mano con il tuo
bastone sui fiumi, sui canali e sugli stagni e fa’ uscire le rane sulla terra
d’Egitto!”». 2Aronne stese la mano sulle acque d’Egitto e le rane
uscirono e coprirono la terra d’Egitto. 3Ma i maghi, con i loro sortilegi, operarono la
stessa cosa e fecero uscire le rane sulla terra d’Egitto.
4Il faraone fece chiamare Mosè e Aronne e disse: «Pregate il Signore che allontani
le rane da me e dal mio popolo; io lascerò partire il popolo, perché possa sacrificare al
Signore!». 5Mosè disse al faraone: «Fammi l’onore di dirmi per quando
io devo pregare in favore tuo e dei tuoi ministri e del tuo popolo, per liberare dalle rane te e le tue case, in
modo che ne rimangano soltanto nel Nilo». 6Rispose: «Per domani». Riprese:
«Sia secondo la tua parola! Perché tu sappia che non esiste nessuno pari al Signore, nostro Dio,
7le rane si ritireranno da te e dalle tue case, dai tuoi ministri e dal tuo popolo: ne
rimarranno soltanto nel Nilo».
8Mosè e Aronne si allontanarono dal faraone e Mosè supplicò il Signore
riguardo alle rane, che aveva mandato contro il faraone. 9Il Signore operò secondo la
parola di Mosè e le rane morirono nelle case, nei cortili e nei campi. 10Le raccolsero
in tanti mucchi e la terra ne fu ammorbata. 11Ma il faraone vide che c’era un po’
di sollievo, si ostinò e non diede loro ascolto, secondo quanto aveva detto il Signore.
12Quindi il Signore disse a Mosè: «Di’ ad Aronne: “Stendi il tuo
bastone, percuoti la polvere del suolo: essa si muterà in zanzare in tutta la terra
d’Egitto!”». 13Così fecero: Aronne stese la mano con il suo bastone,
colpì la polvere del suolo e ci furono zanzare sugli uomini e sulle bestie; tutta la polvere del suolo si
era mutata in zanzare in tutta la terra d’Egitto. 14I maghi cercarono di fare la stessa
cosa con i loro sortilegi, per far uscire le zanzare, ma non riuscirono, e c’erano zanzare sugli uomini e
sulle bestie. 15Allora i maghi dissero al faraone: «È il dito di Dio!». Ma
il cuore del faraone si ostinò e non diede ascolto, secondo quanto aveva detto il Signore.
16Il Signore disse a Mosè: «Àlzati di buon mattino e presèntati al
faraone quando andrà alle acque. Gli dirai: “Così dice il Signore: Lascia partire il mio
popolo, perché mi possa servire! 17Se tu non lasci partire il mio popolo, ecco,
manderò su di te, sui tuoi ministri, sul tuo popolo e sulle tue case sciami di tafani: le case degli
Egiziani saranno piene di tafani e anche il suolo sul quale essi si trovano. 18Ma in quel
giorno io risparmierò la regione di Gosen, dove dimora il mio popolo: là non vi saranno tafani,
perché tu sappia che io sono il Signore in mezzo al paese! 19Così farò
distinzione tra il mio popolo e il tuo popolo. Domani avverrà questo segno”».
20Così fece il Signore: sciami imponenti di tafani entrarono nella casa del faraone,
nella casa dei suoi ministri e in tutta la terra d’Egitto; la terra era devastata a causa dei tafani.
21Il faraone fece chiamare Mosè e Aronne e disse: «Andate a sacrificare al vostro
Dio, ma nel paese!». 22Mosè rispose: «Non è opportuno far
così, perché quello che noi sacrifichiamo al Signore, nostro Dio, è abominio per gli
Egiziani. Se noi facessimo, sotto i loro occhi, un sacrificio abominevole per gli Egiziani, forse non ci
lapiderebbero? 23Andremo nel deserto, a tre giorni di cammino, e sacrificheremo al Signore,
nostro Dio, secondo quanto egli ci ordinerà!». 24Allora il faraone replicò:
«Vi lascerò partire e potrete sacrificare al Signore nel deserto. Ma non andate troppo lontano e
pregate per me». 25Rispose Mosè: «Ecco, mi allontanerò da te e
pregherò il Signore; domani i tafani si ritireranno dal faraone, dai suoi ministri e dal suo popolo.
Però il faraone cessi di burlarsi di noi, impedendo al popolo di partire perché possa sacrificare
al Signore!».
26Mosè si allontanò dal faraone e pregò il Signore. 27Il
Signore agì secondo la parola di Mosè e allontanò i tafani dal faraone, dai suoi ministri e
dal suo popolo: non ne restò neppure uno. 28Ma il faraone si ostinò anche questa
volta e non lasciò partire il popolo.
1Allora il Signore disse a Mosè: «Va’ a riferire al faraone:
“Così dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa
servire! 2Se tu rifiuti di lasciarlo partire e lo trattieni ancora, 3ecco, la
mano del Signore verrà sopra il tuo bestiame che è nella campagna, sopra i cavalli, gli asini, i
cammelli, sopra gli armenti e le greggi, con una peste gravissima! 4Ma il Signore farà
distinzione tra il bestiame d’Israele e quello degli Egiziani, così che niente muoia di quanto
appartiene agli Israeliti”». 5Il Signore fissò la data, dicendo:
«Domani il Signore compirà questa cosa nel paese!». 6Appunto il giorno dopo,
il Signore compì tale cosa: morì tutto il bestiame degli Egiziani, ma del bestiame degli Israeliti
non morì neppure un capo. 7Il faraone mandò a vedere, ed ecco, neppure un capo
del bestiame d’Israele era morto. Ma il cuore del faraone rimase ostinato e non lasciò partire il
popolo.
8Il Signore si rivolse a Mosè e ad Aronne: «Procuratevi una manciata di fuliggine
di fornace: Mosè la sparga verso il cielo sotto gli occhi del faraone. 9Essa
diventerà un pulviscolo che, diffondendosi su tutta la terra d’Egitto, produrrà, sugli uomini
e sulle bestie, ulcere degeneranti in pustole, in tutta la terra d’Egitto».
10Presero dunque fuliggine di fornace e si posero alla presenza del faraone. Mosè la
sparse verso il cielo ed essa produsse ulcere pustolose, con eruzioni su uomini e bestie. 11I
maghi non poterono stare alla presenza di Mosè a causa delle ulcere che li avevano colpiti come tutti gli
Egiziani. 12Ma il Signore rese ostinato il cuore del faraone, il quale non diede loro ascolto,
come il Signore aveva detto a Mosè.
13Il Signore disse a Mosè: «Àlzati di buon mattino, presèntati al
faraone e annunciagli: “Così dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo,
perché mi possa servire! 14Perché questa volta io mando tutti i miei flagelli
contro il tuo cuore, contro i tuoi ministri e contro il tuo popolo, perché tu sappia che nessuno è
come me su tutta la terra. 15Se fin da principio io avessi steso la mano per colpire te e il
tuo popolo con la peste, tu ormai saresti stato cancellato dalla terra; 16invece per questo ti
ho lasciato sussistere, per dimostrarti la mia potenza e per divulgare il mio nome in tutta la terra.
17Ancora ti opponi al mio popolo e non lo lasci partire! 18Ecco, io
farò cadere domani, a questa stessa ora, una grandine violentissima, come non ci fu mai in Egitto dal
giorno della sua fondazione fino ad oggi. 19Manda dunque fin d’ora a mettere al riparo il
tuo bestiame e quanto hai in campagna. Su tutti gli uomini e su tutti gli animali che si troveranno in campagna e
che non saranno stati ricondotti in casa, si abbatterà la grandine e moriranno”».
20Chi tra i ministri del faraone temeva il Signore fece ricoverare nella casa i suoi schiavi e
il suo bestiame; 21chi invece non diede retta alla parola del Signore lasciò schiavi e
bestiame in campagna.
22Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano verso il cielo: vi sia grandine in
tutta la terra d’Egitto, sugli uomini, sulle bestie e su tutta la vegetazione dei campi nella terra
d’Egitto!». 23Mosè stese il bastone verso il cielo e il Signore mandò
tuoni e grandine; sul suolo si abbatté fuoco e il Signore fece cadere grandine su tutta la terra
d’Egitto. 24Ci furono grandine e fuoco in mezzo alla grandine: non vi era mai stata in
tutta la terra d’Egitto una grandinata così violenta, dal tempo in cui era diventata nazione!
25La grandine colpì, in tutta la terra d’Egitto, quanto era nella campagna, dagli
uomini alle bestie; la grandine flagellò anche tutta la vegetazione dei campi e schiantò tutti gli
alberi della campagna. 26Soltanto nella regione di Gosen, dove stavano gli Israeliti, non vi fu
grandine.
27Allora il faraone mandò a chiamare Mosè e Aronne e disse loro: «Questa
volta ho peccato: il Signore è il giusto; io e il mio popolo siamo colpevoli. 28Pregate
il Signore: ci sono stati troppi tuoni violenti e grandine! Vi lascerò partire e non dovrete più
restare qui». 29Mosè gli rispose: «Non appena sarò uscito dalla
città, stenderò le mani verso il Signore: i tuoni cesseranno e non grandinerà più,
perché tu sappia che la terra appartiene al Signore. 30Ma quanto a te e ai tuoi
ministri, io so che ancora non temerete il Signore Dio». 31Ora il lino e l’orzo
erano stati colpiti, perché l’orzo era in spiga e il lino in fiore; 32ma il grano
e la spelta non erano stati colpiti, perché tardivi.
33Mosè si allontanò dal faraone e dalla città; stese le mani verso il
Signore: i tuoni e la grandine cessarono e la pioggia non si rovesciò più sulla terra.
34Quando il faraone vide che la pioggia, la grandine e i tuoni erano cessati, continuò a
peccare e si ostinò, insieme con i suoi ministri. 35Il cuore del faraone si
ostinò e non lasciò partire gli Israeliti, come aveva detto il Signore per mezzo di Mosè.
1Allora il Signore disse a Mosè: «Va’ dal faraone, perché io ho
indurito il cuore suo e dei suoi ministri, per compiere questi miei segni in mezzo a loro, 2e
perché tu possa raccontare e fissare nella memoria di tuo figlio e del figlio di tuo figlio come mi sono
preso gioco degli Egiziani e i segni che ho compiuti in mezzo a loro: così saprete che io sono il
Signore!».
3Mosè e Aronne si recarono dal faraone e gli dissero: «Così dice il
Signore, il Dio degli Ebrei: “Fino a quando rifiuterai di piegarti davanti a me? Lascia partire il mio
popolo, perché mi possa servire. 4Se tu rifiuti di lasciar partire il mio popolo, ecco,
da domani io manderò le cavallette sul tuo territorio. 5Esse copriranno la superficie
della terra, così che non si possa più vedere il suolo: divoreranno il poco che è stato
lasciato per voi dalla grandine e divoreranno ogni albero che rispunta per voi nella campagna.
6Riempiranno le tue case, le case di tutti i tuoi ministri e le case di tutti gli Egiziani,
cosa che non videro i tuoi padri, né i padri dei tuoi padri, da quando furono su questo suolo fino ad
oggi!”». Poi voltò le spalle e uscì dalla presenza del faraone.
7I ministri del faraone gli dissero: «Fino a quando costui resterà tra noi come
una trappola? Lascia partire questa gente, perché serva il Signore, suo Dio! Non ti accorgi ancora che
l’Egitto va in rovina?». 8Mosè e Aronne furono richiamati presso il faraone,
che disse loro: «Andate, servite il Signore, vostro Dio! Ma chi sono quelli che devono partire?».
9Mosè disse: «Partiremo noi insieme con i nostri giovani e i nostri vecchi, con i
figli e le figlie, con le nostre greggi e i nostri armenti, perché per noi è una festa del
Signore». 10Rispose: «Così sia il Signore con voi, com’è vero
che io intendo lasciar partire voi e i vostri bambini! Badate però che voi avete cattive intenzioni.
11Così non va! Partite voi uomini e rendete culto al Signore, se davvero voi cercate
questo!». E li cacciarono dalla presenza del faraone.
12Allora il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano sulla terra d’Egitto per
far venire le cavallette: assalgano la terra d’Egitto e divorino tutta l’erba della terra, tutto
quello che la grandine ha risparmiato!». 13Mosè stese il suo bastone contro la
terra d’Egitto e il Signore diresse su quella terra un vento d’oriente per tutto quel giorno e tutta
la notte. Quando fu mattina, il vento d’oriente aveva portato le cavallette. 14Le
cavallette salirono sopra tutta la terra d’Egitto e si posarono su tutto quanto il territorio
d’Egitto. Fu cosa gravissima: tante non ve n’erano mai state prima, né vi furono in seguito.
15Esse coprirono tutta la superficie della terra, così che la terra ne fu oscurata;
divorarono ogni erba della terra e ogni frutto d’albero che la grandine aveva risparmiato: nulla di verde
rimase sugli alberi e fra le erbe dei campi in tutta la terra d’Egitto.
16Il faraone allora convocò in fretta Mosè e Aronne e disse: «Ho peccato
contro il Signore, vostro Dio, e contro di voi. 17Ma ora perdonate il mio peccato anche questa
volta e pregate il Signore, vostro Dio, perché almeno allontani da me questa morte!».
18Egli si allontanò dal faraone e pregò il Signore. 19Il
Signore cambiò la direzione del vento e lo fece soffiare dal mare con grande forza: esso portò via
le cavallette e le abbatté nel Mar Rosso; non rimase neppure una cavalletta in tutta la terra
d’Egitto. 20Ma il Signore rese ostinato il cuore del faraone, il quale non lasciò
partire gli Israeliti.
21Allora il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano verso il cielo: vengano sulla
terra d’Egitto tenebre, tali da potersi palpare!». 22Mosè stese la mano
verso il cielo: vennero dense tenebre su tutta la terra d’Egitto, per tre giorni. 23Non
si vedevano più l’un l’altro e per tre giorni nessuno si poté muovere dal suo posto. Ma
per tutti gli Israeliti c’era luce là dove abitavano.
24Allora il faraone convocò Mosè e disse: «Partite, servite il Signore!
Solo rimangano le vostre greggi e i vostri armenti. Anche i vostri bambini potranno partire con voi».
25Rispose Mosè: «Tu stesso metterai a nostra disposizione sacrifici e olocausti, e
noi li offriremo al Signore, nostro Dio. 26Anche il nostro bestiame partirà con noi:
neppure un’unghia ne resterà qui. Perché da esso noi dobbiamo prelevare le vittime per
servire il Signore, nostro Dio, e noi non sapremo quel che dovremo sacrificare al Signore finché non
saremo arrivati in quel luogo». 27Ma il Signore rese ostinato il cuore del faraone, il
quale non volle lasciarli partire. 28Gli rispose dunque il faraone: «Vattene da me!
Guàrdati dal ricomparire davanti a me, perché il giorno in cui rivedrai il mio volto,
morirai». 29Mosè disse: «Hai parlato bene: non vedrò più il
tuo volto!».
1Il Signore disse a Mosè: «Ancora una piaga manderò contro il faraone e
l’Egitto; dopo di che egli vi lascerà partire di qui. Vi lascerà partire senza condizioni,
anzi vi caccerà via di qui. 2Di’ dunque al popolo che ciascuno dal suo vicino e
ciascuna dalla sua vicina si facciano dare oggetti d’argento e oggetti d’oro».
3Il Signore fece sì che il popolo trovasse favore agli occhi degli Egiziani. Inoltre
Mosè era un uomo assai considerato nella terra d’Egitto, agli occhi dei ministri del faraone e del
popolo.
4Mosè annunciò: «Così dice il Signore: Verso la metà della
notte io uscirò attraverso l’Egitto: 5morirà ogni primogenito nella terra
d’Egitto, dal primogenito del faraone che siede sul trono fino al primogenito della schiava che sta dietro
la mola, e ogni primogenito del bestiame. 6Un grande grido si alzerà in tutta la terra
d’Egitto, quale non vi fu mai e quale non si ripeterà mai più. 7Ma contro
tutti gli Israeliti neppure un cane abbaierà, né contro uomini, né contro bestie,
perché sappiate che il Signore fa distinzione tra l’Egitto e Israele. 8Tutti
questi tuoi ministri scenderanno da me e si prostreranno davanti a me, dicendo: “Esci tu e tutto il popolo
che ti segue!”. Dopo, io uscirò!». Mosè, pieno d’ira, si allontanò dal
faraone.
9Il Signore aveva appunto detto a Mosè: «Il faraone non vi darà ascolto,
perché si moltiplichino i miei prodigi nella terra d’Egitto». 10Mosè
e Aronne avevano fatto tutti quei prodigi davanti al faraone; ma il Signore aveva reso ostinato il cuore del
faraone, il quale non lasciò partire gli Israeliti dalla sua terra.
1Il Signore disse a Mosè e ad Aronne in terra d’Egitto:
2«Questo mese sarà per voi l’inizio dei mesi, sarà per voi il primo
mese dell’anno. 3Parlate a tutta la comunità d’Israele e dite: “Il
dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. 4Se la
famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si unirà al vicino, il più prossimo alla sua casa,
secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l’agnello secondo quanto ciascuno
può mangiarne. 5Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell’anno;
potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre 6e lo conserverete fino al quattordici di
questo mese: allora tutta l’assemblea della comunità d’Israele lo immolerà al tramonto.
7Preso un po’ del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull’architrave delle
case nelle quali lo mangeranno. 8In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la
mangeranno con azzimi e con erbe amare. 9Non lo mangerete crudo, né bollito
nell’acqua, ma solo arrostito al fuoco, con la testa, le zampe e le viscere. 10Non ne
dovete far avanzare fino al mattino: quello che al mattino sarà avanzato, lo brucerete nel fuoco.
11Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano;
lo mangerete in fretta. È la Pasqua del Signore! 12In quella notte io passerò per
la terra d’Egitto e colpirò ogni primogenito nella terra d’Egitto, uomo o animale; così
farò giustizia di tutti gli dèi dell’Egitto. Io sono il Signore! 13Il
sangue sulle case dove vi troverete servirà da segno in vostro favore: io vedrò il sangue e
passerò oltre; non vi sarà tra voi flagello di sterminio quando io colpirò la terra
d’Egitto. 14Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del
Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne.
15Per sette giorni voi mangerete azzimi.
Fin dal primo giorno farete sparire il lievito dalle vostre case, perché chiunque mangerà del
lievitato dal giorno primo al giorno settimo, quella persona sarà eliminata da Israele.
16Nel primo giorno avrete una riunione sacra e nel settimo giorno una riunione sacra: durante
questi giorni non si farà alcun lavoro; si potrà preparare da mangiare per ogni persona: questo
solo si farà presso di voi.
17Osservate la festa degli Azzimi, perché proprio in questo giorno io ho fatto uscire le
vostre schiere dalla terra d’Egitto; osserverete tale giorno di generazione in generazione come rito
perenne. 18Nel primo mese, dal giorno quattordici del mese, alla sera, voi mangerete azzimi
fino al giorno ventuno del mese, alla sera.
19Per sette giorni non si trovi lievito nelle vostre case, perché chiunque
mangerà del lievitato, quella persona, sia forestiera sia nativa della terra, sarà eliminata dalla
comunità d’Israele. 20Non mangerete nulla di lievitato; in tutte le vostre
abitazioni mangerete azzimi”».
21Mosè convocò tutti gli anziani d’Israele e disse loro: «Andate a
procurarvi un capo di bestiame minuto per ogni vostra famiglia e immolate la Pasqua.
22Prenderete un fascio di issòpo, lo intingerete nel sangue che sarà nel catino e
spalmerete l’architrave ed entrambi gli stipiti con il sangue del catino. Nessuno di voi esca dalla porta
della sua casa fino al mattino. 23Il Signore passerà per colpire l’Egitto,
vedrà il sangue sull’architrave e sugli stipiti; allora il Signore passerà oltre la porta e
non permetterà allo sterminatore di entrare nella vostra casa per colpire. 24Voi
osserverete questo comando come un rito fissato per te e per i tuoi figli per sempre. 25Quando
poi sarete entrati nella terra che il Signore vi darà, come ha promesso, osserverete questo rito.
26Quando i vostri figli vi chiederanno: “Che significato ha per voi questo rito?”,
27voi direte loro: “È il sacrificio della Pasqua per il Signore, il quale è
passato oltre le case degli Israeliti in Egitto, quando colpì l’Egitto e salvò le nostre
case”». Il popolo si inginocchiò e si prostrò.
28Poi gli Israeliti se ne andarono ed eseguirono ciò che il Signore aveva ordinato a
Mosè e ad Aronne; così fecero.
29A mezzanotte il Signore colpì ogni primogenito nella terra d’Egitto, dal
primogenito del faraone che siede sul trono fino al primogenito del prigioniero in carcere, e tutti i primogeniti
del bestiame. 30Si alzò il faraone nella notte e con lui i suoi ministri e tutti gli
Egiziani; un grande grido scoppiò in Egitto, perché non c’era casa dove non ci fosse un
morto!
31Il faraone convocò Mosè e Aronne nella notte e disse: «Alzatevi e
abbandonate il mio popolo, voi e gli Israeliti! Andate, rendete culto al Signore come avete detto.
32Prendete anche il vostro bestiame e le vostre greggi, come avete detto, e partite! Benedite
anche me!». 33Gli Egiziani fecero pressione sul popolo, affrettandosi a mandarli via dal
paese, perché dicevano: «Stiamo per morire tutti!». 34Il popolo portò
con sé la pasta prima che fosse lievitata, recando sulle spalle le madie avvolte nei mantelli.
35Gli Israeliti eseguirono l’ordine di Mosè e si fecero dare dagli Egiziani
oggetti d’argento e d’oro e vesti. 36Il Signore fece sì che il popolo
trovasse favore agli occhi degli Egiziani, i quali accolsero le loro richieste. Così essi spogliarono gli
Egiziani.
37Gli Israeliti partirono da Ramses alla volta di Succot, in numero di seicentomila uomini
adulti, senza contare i bambini. 38Inoltre una grande massa di gente promiscua partì con
loro e greggi e armenti in mandrie molto grandi. 39Fecero cuocere la pasta che avevano portato
dall’Egitto in forma di focacce azzime, perché non era lievitata: infatti erano stati scacciati
dall’Egitto e non avevano potuto indugiare; neppure si erano procurati provviste per il viaggio.
40La permanenza degli Israeliti in Egitto fu di quattrocentotrent’anni.
41Al termine dei quattrocentotrent’anni, proprio in quel giorno, tutte le schiere del
Signore uscirono dalla terra d’Egitto. 42Notte di veglia fu questa per il Signore per
farli uscire dalla terra d’Egitto. Questa sarà una notte di veglia in onore del Signore per tutti
gli Israeliti, di generazione in generazione.
43Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: «Questo è il rito della Pasqua:
nessuno straniero ne deve mangiare.
44Quanto a ogni schiavo acquistato con denaro, lo circonciderai e allora ne potrà
mangiare.
45L’ospite e il mercenario non ne mangeranno.
46In una sola casa si mangerà: non ne porterai la carne fuori di casa; non ne spezzerete
alcun osso.
47Tutta la comunità d’Israele la celebrerà. 48Se un
forestiero soggiorna presso di te e vuol celebrare la Pasqua del Signore, sia circonciso ogni maschio della sua
famiglia: allora potrà accostarsi per celebrarla e sarà come un nativo della terra. Ma non ne mangi
nessuno che non sia circonciso.
49Vi sarà una sola legge per il nativo e per il forestiero che soggiorna in mezzo a
voi».
50Tutti gli Israeliti fecero così; come il Signore aveva ordinato a Mosè e ad
Aronne, in tal modo operarono.
51Proprio in quel giorno il Signore fece uscire gli Israeliti dalla terra d’Egitto,
ordinati secondo le loro schiere.
1Il Signore disse a Mosè: 2«Consacrami ogni essere che esce per
primo dal seno materno tra gli Israeliti: ogni primogenito di uomini o di animali appartiene a me».
3Mosè disse al popolo: «Ricòrdati di questo giorno, nel quale siete usciti
dall’Egitto, dalla dimora di schiavitù, perché con la potenza del suo braccio il Signore vi
ha fatto uscire di là: non si mangi nulla di lievitato. 4In questo giorno del mese di
Abìb voi uscite. 5Quando il Signore ti avrà fatto entrare nella terra del
Cananeo, dell’Ittita, dell’Amorreo, dell’Eveo e del Gebuseo, che ha giurato ai tuoi padri di
dare a te, terra dove scorrono latte e miele, allora tu celebrerai questo rito in questo mese.
6Per sette giorni mangerai azzimi. Nel settimo giorno vi sarà una festa in onore del
Signore.
7Nei sette giorni si mangeranno azzimi e non compaia presso di te niente di lievitato; non ci
sia presso di te lievito entro tutti i tuoi confini.
8In quel giorno tu spiegherai a tuo figlio: “È a causa di quanto ha fatto il
Signore per me, quando sono uscito dall’Egitto”.
9Sarà per te segno sulla tua mano e memoriale fra i tuoi occhi, affinché la legge
del Signore sia sulla tua bocca. Infatti il Signore ti ha fatto uscire dall’Egitto con mano potente.
10Osserverai questo rito nella sua ricorrenza di anno in anno.
11Quando il Signore ti avrà fatto entrare nella terra del Cananeo, come ha giurato a te
e ai tuoi padri, e te l’avrà data in possesso, 12tu riserverai per il Signore ogni
primogenito del seno materno; ogni primo parto del tuo bestiame, se di sesso maschile, lo consacrerai al Signore.
13Riscatterai ogni primo parto dell’asino mediante un capo di bestiame minuto e, se non
lo vorrai riscattare, gli spaccherai la nuca. Riscatterai ogni primogenito dell’uomo tra i tuoi
discendenti. 14Quando tuo figlio un domani ti chiederà: “Che significa
ciò?”, tu gli risponderai: “Con la potenza del suo braccio il Signore ci ha fatto uscire
dall’Egitto, dalla condizione servile. 15Poiché il faraone si ostinava a non
lasciarci partire, il Signore ha ucciso ogni primogenito nella terra d’Egitto: i primogeniti degli uomini e
i primogeniti del bestiame. Per questo io sacrifico al Signore ogni primo parto di sesso maschile e riscatto ogni
primogenito dei miei discendenti”. 16Questo sarà un segno sulla tua mano,
sarà un pendaglio fra i tuoi occhi, poiché con la potenza del suo braccio il Signore ci ha fatto
uscire dall’Egitto».
17Quando il faraone lasciò partire il popolo, Dio non lo condusse per la strada del
territorio dei Filistei, benché fosse più corta, perché Dio pensava: «Che il popolo
non si penta alla vista della guerra e voglia tornare in Egitto!». 18Dio fece deviare il
popolo per la strada del deserto verso il Mar Rosso. Gli Israeliti, armati, uscirono dalla terra d’Egitto.
19Mosè prese con sé le ossa di Giuseppe, perché questi aveva fatto
prestare un solenne giuramento agli Israeliti, dicendo: «Dio, certo, verrà a visitarvi; voi allora
vi porterete via le mie ossa». 20Partirono da Succot e si accamparono a Etam, sul limite
del deserto. 21Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per
guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco, per far loro luce, così che
potessero viaggiare giorno e notte. 22Di giorno la colonna di nube non si ritirava mai dalla
vista del popolo, né la colonna di fuoco durante la notte.
1Il Signore disse a Mosè: 2«Comanda agli Israeliti che tornino
indietro e si accampino davanti a Pi-Achiròt, tra Migdol e il mare, davanti a Baal-Sefòn; di fronte
a quel luogo vi accamperete presso il mare. 3Il faraone penserà degli Israeliti:
“Vanno errando nella regione; il deserto li ha bloccati!”. 4Io renderò
ostinato il cuore del faraone, ed egli li inseguirà; io dimostrerò la mia gloria contro il faraone
e tutto il suo esercito, così gli Egiziani sapranno che io sono il Signore!». Ed essi fecero
così.
5Quando fu riferito al re d’Egitto che il popolo era fuggito, il cuore del faraone e dei
suoi ministri si rivolse contro il popolo. Dissero: «Che cosa abbiamo fatto, lasciando che Israele si
sottraesse al nostro servizio?». 6Attaccò allora il cocchio e prese con sé
i suoi soldati. 7Prese seicento carri scelti e tutti i carri d’Egitto con i combattenti
sopra ciascuno di essi. 8Il Signore rese ostinato il cuore del faraone, re d’Egitto, il
quale inseguì gli Israeliti mentre gli Israeliti uscivano a mano alzata. 9Gli Egiziani
li inseguirono e li raggiunsero, mentre essi stavano accampati presso il mare; tutti i cavalli e i carri del
faraone, i suoi cavalieri e il suo esercito erano presso Pi-Achiròt, davanti a Baal-Sefòn.
10Quando il faraone fu vicino, gli Israeliti alzarono gli occhi: ecco, gli Egiziani marciavano
dietro di loro! Allora gli Israeliti ebbero grande paura e gridarono al Signore. 11E dissero a
Mosè: «È forse perché non c’erano sepolcri in Egitto che ci hai portati a morire
nel deserto? Che cosa ci hai fatto, portandoci fuori dall’Egitto? 12Non ti dicevamo in
Egitto: “Lasciaci stare e serviremo gli Egiziani, perché è meglio per noi servire
l’Egitto che morire nel deserto”?». 13Mosè rispose: «Non abbiate
paura! Siate forti e vedrete la salvezza del Signore, il quale oggi agirà per voi; perché gli
Egiziani che voi oggi vedete, non li rivedrete mai più! 14Il Signore combatterà
per voi, e voi starete tranquilli».
15Il Signore disse a Mosè: «Perché gridi verso di me? Ordina agli Israeliti
di riprendere il cammino. 16Tu intanto alza il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo,
perché gli Israeliti entrino nel mare all’asciutto. 17Ecco, io rendo ostinato il
cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il
suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri. 18Gli Egiziani sapranno che io sono il
Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri».
19L’angelo di Dio, che precedeva l’accampamento d’Israele, cambiò
posto e passò indietro. Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò dietro.
20Andò a porsi tra l’accampamento degli Egiziani e quello d’Israele. La nube
era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono avvicinarsi
agli altri durante tutta la notte.
21Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte risospinse il
mare con un forte vento d’oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. 22Gli
Israeliti entrarono nel mare sull’asciutto, mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra.
23Gli Egiziani li inseguirono, e tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri
entrarono dietro di loro in mezzo al mare.
24Ma alla veglia del mattino il Signore, dalla colonna di fuoco e di nube, gettò uno
sguardo sul campo degli Egiziani e lo mise in rotta. 25Frenò le ruote dei loro carri,
così che a stento riuscivano a spingerle. Allora gli Egiziani dissero: «Fuggiamo di fronte a
Israele, perché il Signore combatte per loro contro gli Egiziani!».
26Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano sul mare: le acque si riversino sugli
Egiziani, sui loro carri e i loro cavalieri». 27Mosè stese la mano sul mare e il
mare, sul far del mattino, tornò al suo livello consueto, mentre gli Egiziani, fuggendo, gli si dirigevano
contro. Il Signore li travolse così in mezzo al mare. 28Le acque ritornarono e
sommersero i carri e i cavalieri di tutto l’esercito del faraone, che erano entrati nel mare dietro a
Israele: non ne scampò neppure uno. 29Invece gli Israeliti avevano camminato
sull’asciutto in mezzo al mare, mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra.
30In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani, e Israele vide gli
Egiziani morti sulla riva del mare; 31Israele vide la mano potente con la quale il Signore
aveva agito contro l’Egitto, e il popolo temette il Signore e credette in lui e in Mosè suo servo.
1Allora Mosè e gli Israeliti cantarono questo canto al Signore e dissero:
«Voglio cantare al Signore,
perché ha mirabilmente trionfato:
cavallo e cavaliere
ha gettato nel mare.
2Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
È il mio Dio: lo voglio lodare,
il Dio di mio padre: lo voglio esaltare!
3Il Signore è un guerriero,
Signore è il suo nome.
4I carri del faraone e il suo esercito
li ha scagliati nel mare;
i suoi combattenti scelti
furono sommersi nel Mar Rosso.
5Gli abissi li ricoprirono,
sprofondarono come pietra.
6La tua destra, Signore,
è gloriosa per la potenza,
la tua destra, Signore,
annienta il nemico;
7con sublime maestà
abbatti i tuoi avversari,
scateni il tuo furore,
che li divora come paglia.
8Al soffio della tua ira
si accumularono le acque,
si alzarono le onde come un argine,
si rappresero gli abissi nel fondo del mare.
9Il nemico aveva detto:
“Inseguirò, raggiungerò,
spartirò il bottino,
se ne sazierà la mia brama;
sfodererò la spada,
li conquisterà la mia mano!”.
10Soffiasti con il tuo alito:
li ricoprì il mare,
sprofondarono come piombo
in acque profonde.
11Chi è come te fra gli dèi, Signore?
Chi è come te, maestoso in santità,
terribile nelle imprese,
autore di prodigi?
12Stendesti la destra:
li inghiottì la terra.
13Guidasti con il tuo amore
questo popolo che hai riscattato,
lo conducesti con la tua potenza
alla tua santa dimora.
14Udirono i popoli: sono atterriti.
L’angoscia afferrò gli abitanti della Filistea.
15Allora si sono spaventati i capi di Edom,
il pànico prende i potenti di Moab;
hanno tremato tutti gli abitanti di Canaan.
16Piómbino su di loro paura e terrore;
per la potenza del tuo braccio
restino muti come pietra,
finché sia passato il tuo popolo, Signore,
finché sia passato questo tuo popolo,
che ti sei acquistato.
17Tu lo fai entrare e lo pianti
sul monte della tua eredità,
luogo che per tua dimora,
Signore, hai preparato,
santuario che le tue mani,
Signore, hanno fondato.
18Il Signore regni
in eterno e per sempre!».
19Quando i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri furono entrati nel mare, il
Signore fece tornare sopra di essi le acque del mare, mentre gli Israeliti avevano camminato sull’asciutto
in mezzo al mare. 20Allora Maria, la profetessa, sorella di Aronne, prese in mano un
tamburello: dietro a lei uscirono le donne con i tamburelli e con danze. 21Maria intonò
per loro il ritornello:
«Cantate al Signore,
perché ha mirabilmente trionfato:
cavallo e cavaliere
ha gettato nel mare!».
22Mosè fece partire Israele dal Mar Rosso ed essi avanzarono verso il deserto di Sur.
Camminarono tre giorni nel deserto senza trovare acqua. 23Arrivarono a Mara, ma non potevano
bere le acque di Mara, perché erano amare. Per questo furono chiamate Mara. 24Allora il
popolo mormorò contro Mosè: «Che cosa berremo?». 25Egli invocò
il Signore, il quale gli indicò un legno. Lo gettò nell’acqua e l’acqua divenne dolce.
In quel luogo il Signore impose al popolo una legge e un diritto; in quel luogo lo mise alla prova.
26Disse: «Se tu darai ascolto alla voce del Signore, tuo Dio, e farai ciò che
è retto ai suoi occhi, se tu presterai orecchio ai suoi ordini e osserverai tutte le sue leggi, io non
t’infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitto agli Egiziani, perché io sono il
Signore, colui che ti guarisce!».
27Poi arrivarono a Elìm, dove sono dodici sorgenti di acqua e settanta palme. Qui si
accamparono presso l’acqua.
1Levarono le tende da Elìm e tutta la comunità degli Israeliti arrivò al
deserto di Sin, che si trova tra Elìm e il Sinai, il quindici del secondo mese dopo la loro uscita dalla
terra d’Egitto.
2Nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e
contro Aronne. 3Gli Israeliti dissero loro: «Fossimo morti per mano del Signore nella
terra d’Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà!
Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine».
4Allora il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per
voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla
prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge. 5Ma il sesto giorno, quando
prepareranno quello che dovranno portare a casa, sarà il doppio di ciò che avranno raccolto ogni
altro giorno».
6Mosè e Aronne dissero a tutti gli Israeliti: «Questa sera saprete che il Signore
vi ha fatto uscire dalla terra d’Egitto 7e domani mattina vedrete la gloria del Signore,
poiché egli ha inteso le vostre mormorazioni contro di lui. Noi infatti che cosa siamo, perché
mormoriate contro di noi?». 8Mosè disse: «Quando il Signore vi darà
alla sera la carne da mangiare e alla mattina il pane a sazietà, sarà perché il Signore ha
inteso le mormorazioni con le quali mormorate contro di lui. Noi infatti che cosa siamo? Non contro di noi vanno
le vostre mormorazioni, ma contro il Signore».
9Mosè disse ad Aronne: «Da’ questo comando a tutta la comunità degli
Israeliti: “Avvicinatevi alla presenza del Signore, perché egli ha inteso le vostre
mormorazioni!”». 10Ora, mentre Aronne parlava a tutta la comunità degli
Israeliti, essi si voltarono verso il deserto: ed ecco, la gloria del Signore si manifestò attraverso la
nube. 11Il Signore disse a Mosè: 12«Ho inteso la mormorazione
degli Israeliti. Parla loro così: “Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane;
saprete che io sono il Signore, vostro Dio”».
13La sera le quaglie salirono e coprirono l’accampamento; al mattino c’era uno
strato di rugiada intorno all’accampamento. 14Quando lo strato di rugiada svanì,
ecco, sulla superficie del deserto c’era una cosa fine e granulosa, minuta come è la brina sulla
terra. 15Gli Israeliti la videro e si dissero l’un l’altro: «Che
cos’è?», perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: «È il
pane che il Signore vi ha dato in cibo. 16Ecco che cosa comanda il Signore:
“Raccoglietene quanto ciascuno può mangiarne, un omer a testa, secondo il numero delle
persone che sono con voi. Ne prenderete ciascuno per quelli della propria tenda”».
17Così fecero gli Israeliti. Ne raccolsero chi molto, chi poco. 18Si
misurò con l’omer: colui che ne aveva preso di più, non ne aveva di troppo; colui che
ne aveva preso di meno, non ne mancava. Avevano raccolto secondo quanto ciascuno poteva mangiarne.
19Mosè disse loro: «Nessuno ne faccia avanzare fino al mattino».
20Essi non obbedirono a Mosè e alcuni ne conservarono fino al mattino; ma vi si
generarono vermi e imputridì. Mosè si irritò contro di loro. 21Essi dunque
ne raccoglievano ogni mattina secondo quanto ciascuno mangiava; quando il sole cominciava a scaldare, si
scioglieva.
22Quando venne il sesto giorno essi raccolsero il doppio di quel pane, due omer a testa.
Allora tutti i capi della comunità vennero a informare Mosè. 23Egli disse loro:
«È appunto ciò che ha detto il Signore: “Domani è sabato, riposo assoluto
consacrato al Signore. Ciò che avete da cuocere, cuocetelo; ciò che avete da bollire, bollitelo;
quanto avanza, tenetelo in serbo fino a domani mattina”». 24Essi lo misero in serbo
fino al mattino, come aveva ordinato Mosè, e non imputridì, né vi si trovarono vermi.
25Disse Mosè: «Mangiatelo oggi, perché è sabato in onore del
Signore: oggi non ne troverete nella campagna. 26Sei giorni lo raccoglierete, ma il settimo
giorno è sabato: non ve ne sarà».
27Nel settimo giorno alcuni del popolo uscirono per raccoglierne, ma non ne trovarono.
28Disse allora il Signore a Mosè: «Fino a quando rifiuterete di osservare i miei
ordini e le mie leggi? 29Vedete che il Signore vi ha dato il sabato! Per questo egli vi
dà al sesto giorno il pane per due giorni. Restate ciascuno al proprio posto! Nel settimo giorno nessuno
esca dal luogo dove si trova». 30Il popolo dunque riposò nel settimo giorno.
31La casa d’Israele lo chiamò manna. Era simile al seme del coriandolo e bianco;
aveva il sapore di una focaccia con miele.
32Mosè disse: «Questo ha ordinato il Signore: “Riempitene un omer e
conservatelo per i vostri discendenti, perché vedano il pane che vi ho dato da mangiare nel deserto,
quando vi ho fatto uscire dalla terra d’Egitto”». 33Mosè disse quindi
ad Aronne: «Prendi un’urna e mettici un omer completo di manna; deponila davanti al Signore e
conservala per i vostri discendenti». 34Secondo quanto il Signore aveva ordinato a
Mosè, Aronne la depose per conservarla davanti alla Testimonianza.
35Gli Israeliti mangiarono la manna per quarant’anni, fino al loro arrivo in una terra
abitata: mangiarono la manna finché non furono arrivati ai confini della terra di Canaan.
36L’omer è la decima parte dell’efa.
1Tutta la comunità degli Israeliti levò le tende dal deserto di Sin, camminando
di tappa in tappa, secondo l’ordine del Signore, e si accampò a Refidìm. Ma non c’era
acqua da bere per il popolo. 2Il popolo protestò contro Mosè: «Dateci acqua
da bere!». Mosè disse loro: «Perché protestate con me? Perché mettete alla prova
il Signore?». 3In quel luogo il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo
mormorò contro Mosè e disse: «Perché ci hai fatto salire dall’Egitto per far
morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?». 4Allora Mosè
gridò al Signore, dicendo: «Che cosa farò io per questo popolo? Ancora un poco e mi
lapideranno!». 5Il Signore disse a Mosè: «Passa davanti al popolo e prendi
con te alcuni anziani d’Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e va’!
6Ecco, io starò davanti a te là sulla roccia, sull’Oreb; tu batterai sulla
roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà». Mosè fece così, sotto gli occhi
degli anziani d’Israele. 7E chiamò quel luogo Massa e Merìba, a causa della
protesta degli Israeliti e perché misero alla prova il Signore, dicendo: «Il Signore è in
mezzo a noi sì o no?».
8Amalèk venne a combattere contro Israele a Refidìm.
9Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci in battaglia
contro Amalèk. Domani io starò ritto sulla cima del colle, con in mano il bastone di Dio».
10Giosuè eseguì quanto gli aveva ordinato Mosè per combattere contro
Amalèk, mentre Mosè, Aronne e Cur salirono sulla cima del colle. 11Quando
Mosè alzava le mani, Israele prevaleva; ma quando le lasciava cadere, prevaleva Amalèk.
12Poiché Mosè sentiva pesare le mani, presero una pietra, la collocarono sotto di
lui ed egli vi si sedette, mentre Aronne e Cur, uno da una parte e l’altro dall’altra, sostenevano le
sue mani. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole. 13Giosuè
sconfisse Amalèk e il suo popolo, passandoli poi a fil di spada.
14Allora il Signore disse a Mosè: «Scrivi questo per ricordo nel libro e mettilo
negli orecchi di Giosuè: io cancellerò del tutto la memoria di Amalèk sotto il
cielo!». 15Allora Mosè costruì un altare, lo chiamò “Il
Signore è il mio vessillo” 16e disse:
«Una mano contro il trono del Signore!
Vi sarà guerra per il Signore contro Amalèk,
di generazione in generazione!».
1Ietro, sacerdote di Madian, suocero di Mosè, venne a sapere quanto Dio aveva operato
per Mosè e per Israele, suo popolo, cioè come il Signore aveva fatto uscire Israele
dall’Egitto. 2Allora Ietro prese con sé Sipporà, moglie di Mosè, che
prima egli aveva rimandata, 3con i due figli di lei, uno dei quali si chiamava Ghersom,
perché egli aveva detto: «Sono un emigrato in terra straniera», 4e
l’altro si chiamava Elièzer, perché: «Il Dio di mio padre è venuto in mio aiuto
e mi ha liberato dalla spada del faraone». 5Ietro dunque, suocero di Mosè, con i
figli e la moglie di lui, venne da Mosè nel deserto, dove era accampato, presso la montagna di Dio.
6Egli fece dire a Mosè: «Sono io, Ietro, tuo suocero, che vengo da te con tua
moglie e i suoi due figli!». 7Mosè andò incontro al suocero, si
prostrò davanti a lui e lo baciò; poi si informarono l’uno della salute dell’altro ed
entrarono sotto la tenda. 8Mosè raccontò al suocero quanto il Signore aveva fatto
al faraone e agli Egiziani a motivo di Israele, tutte le difficoltà incontrate durante il viaggio, dalle
quali il Signore li aveva liberati. 9Ietro si rallegrò di tutto il bene che il Signore
aveva fatto a Israele, quando lo aveva liberato dalla mano degli Egiziani. 10Disse Ietro:
«Benedetto il Signore, che vi ha liberato dalla mano degli Egiziani e dalla mano del faraone: egli ha
liberato questo popolo dalla mano dell’Egitto! 11Ora io so che il Signore è
più grande di tutti gli dèi: ha rivolto contro di loro quello che tramavano».
12Ietro, suocero di Mosè, offrì un olocausto e sacrifici a Dio. Vennero Aronne e
tutti gli anziani d’Israele, per partecipare al banchetto con il suocero di Mosè davanti a Dio.
13Il giorno dopo Mosè sedette a render giustizia al popolo e il popolo si trattenne
presso Mosè dalla mattina fino alla sera. 14Allora il suocero di Mosè, visto
quanto faceva per il popolo, gli disse: «Che cos’è questo che fai per il popolo? Perché
siedi tu solo, mentre il popolo sta presso di te dalla mattina alla sera?». 15Mosè
rispose al suocero: «Perché il popolo viene da me per consultare Dio. 16Quando
hanno qualche questione, vengono da me e io giudico le vertenze tra l’uno e l’altro e faccio
conoscere i decreti di Dio e le sue leggi». 17Il suocero di Mosè gli disse:
«Non va bene quello che fai! 18Finirai per soccombere, tu e il popolo che è con
te, perché il compito è troppo pesante per te; non puoi attendervi tu da solo.
19Ora ascoltami: ti voglio dare un consiglio e Dio sia con te! Tu sta’ davanti a Dio in
nome del popolo e presenta le questioni a Dio. 20A loro spiegherai i decreti e le leggi;
indicherai loro la via per la quale devono camminare e le opere che devono compiere. 21Invece
sceglierai tra tutto il popolo uomini validi che temono Dio, uomini retti che odiano la venalità, per
costituirli sopra di loro come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di decine.
22Essi dovranno giudicare il popolo in ogni circostanza; quando vi sarà una questione
importante, la sottoporranno a te, mentre essi giudicheranno ogni affare minore. Così ti alleggerirai il
peso ed essi lo porteranno con te. 23Se tu fai questa cosa e Dio te lo ordina, potrai resistere
e anche tutto questo popolo arriverà in pace alla meta».
24Mosè diede ascolto alla proposta del suocero e fece quanto gli aveva suggerito.
25Mosè dunque scelse in tutto Israele uomini validi e li costituì alla testa del
popolo come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di decine. 26Essi
giudicavano il popolo in ogni circostanza: quando avevano affari difficili li sottoponevano a Mosè, ma
giudicavano essi stessi tutti gli affari minori. 27Poi Mosè congedò il suocero,
il quale tornò alla sua terra.
1Al terzo mese dall’uscita degli Israeliti dalla terra d’Egitto, nello stesso
giorno, essi arrivarono al deserto del Sinai. 2Levate le tende da Refidìm, giunsero al
deserto del Sinai, dove si accamparono; Israele si accampò davanti al monte.
3Mosè salì verso Dio, e il Signore lo chiamò dal monte, dicendo:
«Questo dirai alla casa di Giacobbe e annuncerai agli Israeliti: 4“Voi stessi avete
visto ciò che io ho fatto all’Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatto venire
fino a me. 5Ora, se darete ascolto alla mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per
me una proprietà particolare tra tutti i popoli; mia infatti è tutta la terra!
6Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa”. Queste parole dirai agli
Israeliti».
7Mosè andò, convocò gli anziani del popolo e riferì loro tutte
queste parole, come gli aveva ordinato il Signore. 8Tutto il popolo rispose insieme e disse:
«Quanto il Signore ha detto, noi lo faremo!». Mosè tornò dal Signore e riferì le
parole del popolo. 9Il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per venire verso di te
in una densa nube, perché il popolo senta quando io parlerò con te e credano per sempre anche a
te».
Mosè riferì al Signore le parole del popolo. 10Il Signore disse a Mosè:
«Va’ dal popolo e santificalo, oggi e domani: lavino le loro vesti 11e si tengano
pronti per il terzo giorno, perché nel terzo giorno il Signore scenderà sul monte Sinai, alla vista
di tutto il popolo. 12Fisserai per il popolo un limite tutto attorno, dicendo:
“Guardatevi dal salire sul monte e dal toccarne le falde. Chiunque toccherà il monte sarà
messo a morte. 13Nessuna mano però dovrà toccare costui: dovrà essere
lapidato o colpito con tiro di arco. Animale o uomo, non dovrà sopravvivere”. Solo quando
suonerà il corno, essi potranno salire sul monte». 14Mosè scese dal monte
verso il popolo; egli fece santificare il popolo, ed essi lavarono le loro vesti. 15Poi disse
al popolo: «Siate pronti per il terzo giorno: non unitevi a donna».
16Il terzo giorno, sul far del mattino, vi furono tuoni e lampi, una nube densa sul monte e un
suono fortissimo di corno: tutto il popolo che era nell’accampamento fu scosso da tremore.
17Allora Mosè fece uscire il popolo dall’accampamento incontro a Dio. Essi
stettero in piedi alle falde del monte. 18Il monte Sinai era tutto fumante, perché su di
esso era sceso il Signore nel fuoco, e ne saliva il fumo come il fumo di una fornace: tutto il monte tremava
molto. 19Il suono del corno diventava sempre più intenso: Mosè parlava e Dio gli
rispondeva con una voce.
20Il Signore scese dunque sul monte Sinai, sulla vetta del monte, e il Signore chiamò
Mosè sulla vetta del monte. Mosè salì. 21Il Signore disse a Mosè:
«Scendi, scongiura il popolo di non irrompere verso il Signore per vedere, altrimenti ne cadrà una
moltitudine! 22Anche i sacerdoti, che si avvicinano al Signore, si santifichino, altrimenti il
Signore si avventerà contro di loro!». 23Mosè disse al Signore: «Il
popolo non può salire al monte Sinai, perché tu stesso ci hai avvertito dicendo: “Delimita il
monte e dichiaralo sacro”». 24Il Signore gli disse: «Va’, scendi, poi
salirai tu e Aronne con te. Ma i sacerdoti e il popolo non si precipitino per salire verso il Signore, altrimenti
egli si avventerà contro di loro!». 25Mosè scese verso il popolo e
parlò loro.
1Dio pronunciò tutte queste parole:
2«Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla
condizione servile:
3Non avrai altri dèi di fronte a me.
4Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo,
né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra.
5Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio,
sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per
coloro che mi odiano, 6ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli
che mi amano e osservano i miei comandamenti.
7Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia
impunito chi pronuncia il suo nome invano.
8Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. 9Sei giorni
lavorerai e farai ogni tuo lavoro; 10ma il settimo giorno è il sabato in onore del
Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il
tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te.
11Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto
è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del
sabato e lo ha consacrato.
12Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il
Signore, tuo Dio, ti dà.
13Non ucciderai.
14Non commetterai adulterio.
15Non ruberai.
16Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo. 17Non
desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo
né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al
tuo prossimo».
18Tutto il popolo percepiva i tuoni e i lampi, il suono del corno e il monte fumante. Il popolo
vide, fu preso da tremore e si tenne lontano. 19Allora dissero a Mosè: «Parla tu a
noi e noi ascolteremo; ma non ci parli Dio, altrimenti moriremo!». 20Mosè disse al
popolo: «Non abbiate timore: Dio è venuto per mettervi alla prova e perché il suo timore sia
sempre su di voi e non pecchiate». 21Il popolo si tenne dunque lontano, mentre
Mosè avanzò verso la nube oscura dove era Dio.
22Il Signore disse a Mosè: «Così dirai agli Israeliti: “Voi stessi
avete visto che vi ho parlato dal cielo! 23Non farete dèi d’argento e dèi
d’oro accanto a me: non ne farete per voi! 24Farai per me un altare di terra e sopra di
esso offrirai i tuoi olocausti e i tuoi sacrifici di comunione, le tue pecore e i tuoi buoi; in ogni luogo dove
io vorrò far ricordare il mio nome, verrò a te e ti benedirò. 25Se tu
farai per me un altare di pietra, non lo costruirai con pietra tagliata, perché, usando la tua lama su di
essa, tu la renderesti profana. 26Non salirai sul mio altare per mezzo di gradini,
perché là non si scopra la tua nudità”.
1Queste sono le norme che tu esporrai loro.
2Quando tu avrai acquistato uno schiavo ebreo, egli ti servirà per sei anni e nel
settimo potrà andarsene libero, senza riscatto. 3Se è venuto solo, solo se ne
andrà; se era coniugato, sua moglie se ne andrà con lui. 4Se il suo padrone gli
ha dato moglie e questa gli ha partorito figli o figlie, la donna e i suoi figli saranno proprietà del
padrone, ed egli se ne andrà solo. 5Ma se lo schiavo dice: “Io sono affezionato al
mio padrone, a mia moglie, ai miei figli, non voglio andarmene libero”, 6allora il suo
padrone lo condurrà davanti a Dio, lo farà accostare al battente o allo stipite della porta e gli
forerà l’orecchio con la lesina, e quello resterà suo schiavo per sempre.
7Quando un uomo venderà la figlia come schiava, ella non se ne andrà come se ne
vanno gli schiavi. 8Se lei non piace al padrone, che perciò non la destina a sé
in moglie, la farà riscattare. In ogni caso egli non può venderla a gente straniera, agendo con
frode verso di lei. 9Se egli la vuol destinare in moglie al proprio figlio, si
comporterà nei suoi riguardi secondo il diritto delle figlie. 10Se egli prende in moglie
un’altra, non diminuirà alla prima il nutrimento, il vestiario, la coabitazione.
11Se egli non le fornisce queste tre cose, lei potrà andarsene, senza che sia pagato il
prezzo del riscatto.
12Colui che colpisce un uomo causandone la morte, sarà messo a morte.
13Se però non ha teso insidia, ma Dio glielo ha fatto incontrare, io ti fisserò
un luogo dove potrà rifugiarsi. 14Ma se un uomo aveva premeditato di uccidere il suo
prossimo con inganno, allora lo strapperai anche dal mio altare, perché sia messo a morte.
15Colui che percuote suo padre o sua madre, sarà messo a morte.
16Colui che rapisce un uomo, sia che lo venda sia che lo si trovi ancora in mano sua,
sarà messo a morte.
17Colui che maledice suo padre o sua madre, sarà messo a morte.
18Quando alcuni uomini litigano e uno colpisce il suo prossimo con una pietra o con il pugno e
questi non muore, ma deve mettersi a letto, 19se poi si alza ed esce con il bastone, chi lo ha
colpito sarà ritenuto innocente, ma dovrà pagare il riposo forzato e assicurargli le cure.
20Quando un uomo colpisce con il bastone il suo schiavo o la sua schiava e gli muore sotto le
sue mani, si deve fare vendetta. 21Ma se sopravvive un giorno o due, non sarà vendicato,
perché è suo denaro. 22Quando alcuni uomini litigano e urtano una donna incinta,
così da farla abortire, se non vi è altra disgrazia, si esigerà un’ammenda, secondo
quanto imporrà il marito della donna, e il colpevole pagherà attraverso un arbitrato.
23Ma se segue una disgrazia, allora pagherai vita per vita: 24occhio per
occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede, 25bruciatura per bruciatura, ferita
per ferita, livido per livido.
26Quando un uomo colpisce l’occhio del suo schiavo o della sua schiava e lo acceca,
darà loro la libertà in compenso dell’occhio. 27Se fa cadere il dente del
suo schiavo o della sua schiava, darà loro la libertà in compenso del dente.
28Quando un bue cozza con le corna contro un uomo o una donna e ne segue la morte, il bue
sarà lapidato e non se ne mangerà la carne. Però il proprietario del bue è innocente.
29Ma se il bue era solito cozzare con le corna già prima e il padrone era stato avvisato
e non lo aveva custodito, se ha causato la morte di un uomo o di una donna, il bue sarà lapidato e anche
il suo padrone dev’essere messo a morte. 30Se invece gli viene imposto un risarcimento,
egli pagherà il riscatto della propria vita, secondo quanto gli verrà imposto.
31Se cozza con le corna contro un figlio o se cozza contro una figlia, si procederà
nella stessa maniera. 32Se il bue colpisce con le corna uno schiavo o una schiava, si
darà al suo padrone del denaro, trenta sicli, e il bue sarà lapidato.
33Quando un uomo lascia una cisterna aperta oppure quando un uomo scava una cisterna e non la
copre, se vi cade un bue o un asino, 34il proprietario della cisterna deve dare
l’indennizzo: verserà il denaro al padrone della bestia e l’animale morto gli
apparterrà.
35Quando il bue di un tale cozza contro il bue del suo prossimo e ne causa la morte, essi
venderanno il bue vivo e se ne divideranno il prezzo; si divideranno anche la bestia morta.
36Ma se è notorio che il bue era solito cozzare già prima e il suo padrone non lo
ha custodito, egli dovrà dare come indennizzo bue per bue e la bestia morta gli apparterrà.
37Quando un uomo ruba un bue o un montone e poi lo sgozza o lo vende, darà come
indennizzo cinque capi di grosso bestiame per il bue e quattro capi di bestiame minuto per il montone.
1Se un ladro viene sorpreso mentre sta facendo una breccia in un muro e viene colpito e muore,
non vi è per lui vendetta di sangue. 2Ma se il sole si era già alzato su di lui,
vi è per lui vendetta di sangue.
Il ladro dovrà dare l’indennizzo: se non avrà di che pagare, sarà venduto in compenso
dell’oggetto rubato. 3Se si trova ancora in vita e ciò che è stato rubato
è in suo possesso, si tratti di bue, di asino o di montone, restituirà il doppio.
4Quando un uomo usa come pascolo un campo o una vigna e lascia che il suo bestiame vada a
pascolare in un campo altrui, deve dare l’indennizzo con il meglio del suo campo e con il meglio della sua
vigna.
5Quando un fuoco si propaga e si attacca ai cespugli spinosi, se viene bruciato un mucchio di
covoni o il grano in spiga o il grano in erba, colui che ha provocato l’incendio darà
l’indennizzo.
6Quando un uomo dà in custodia al suo prossimo denaro od oggetti e poi nella casa di
costui viene commesso un furto, se si trova il ladro, quest’ultimo restituirà il doppio.
7Se il ladro non si trova, il padrone della casa si avvicinerà a Dio per giurare che non
ha allungato la mano sulla proprietà del suo prossimo.
8Qualunque sia l’oggetto di una frode, si tratti di un bue, di un asino, di un montone,
di una veste, di qualunque oggetto perduto, di cui uno dice: “È questo!”, la causa delle due
parti andrà fino a Dio: colui che Dio dichiarerà colpevole restituirà il doppio al suo
prossimo. 9Quando un uomo dà in custodia al suo prossimo un asino o un bue o un capo di
bestiame minuto o qualsiasi animale, se la bestia muore o si è prodotta una frattura o è stata
rapita senza testimone, 10interverrà tra le due parti un giuramento per il Signore, per
dichiarare che il depositario non ha allungato la mano sulla proprietà del suo prossimo. Il padrone della
bestia accetterà e l’altro non dovrà risarcire. 11Ma se la bestia è
stata rubata quando si trovava presso di lui, pagherà l’indennizzo al padrone di essa.
12Se invece è stata sbranata, ne porterà la prova in testimonianza e non
dovrà dare l’indennizzo per la bestia sbranata.
13Quando un uomo prende in prestito dal suo prossimo una bestia e questa si è prodotta
una frattura o è morta in assenza del padrone, dovrà pagare l’indennizzo.
14Ma se il padrone si trova presente, non deve restituire; se si tratta di una bestia presa a
nolo, la sua perdita è compensata dal prezzo del noleggio.
15Quando un uomo seduce una vergine non ancora fidanzata e si corica con lei, ne pagherà
il prezzo nuziale, e lei diverrà sua moglie. 16Se il padre di lei si rifiuta di
dargliela, egli dovrà versare una somma di denaro pari al prezzo nuziale delle vergini.
17Non lascerai vivere colei che pratica la magia.
18Chiunque giaccia con una bestia sia messo a morte.
19Colui che offre un sacrificio agli dèi, anziché al solo Signore, sarà
votato allo sterminio.
20Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati
forestieri in terra d’Egitto.
21Non maltratterai la vedova o l’orfano. 22Se tu lo maltratti, quando
invocherà da me l’aiuto, io darò ascolto al suo grido, 23la mia ira si
accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.
24Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all’indigente che sta con te, non ti
comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.
25Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole,
26perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come
potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io l’ascolterò,
perché io sono pietoso.
27Non bestemmierai Dio e non maledirai il capo del tuo popolo.
28Non ritarderai l’offerta di ciò che riempie il tuo granaio e di ciò che
stilla dal tuo frantoio.
Il primogenito dei tuoi figli lo darai a me.
29Così farai per il tuo bue e per il tuo bestiame minuto: sette giorni resterà
con sua madre, l’ottavo giorno lo darai a me.
30Voi sarete per me uomini santi: non mangerete la carne di una bestia sbranata nella campagna,
ma la getterete ai cani.
1Non spargerai false dicerie; non presterai mano al colpevole per far da testimone in favore di
un’ingiustizia. 2Non seguirai la maggioranza per agire male e non deporrai in processo
così da stare con la maggioranza, per ledere il diritto.
3Non favorirai nemmeno il debole nel suo processo.
4Quando incontrerai il bue del tuo nemico o il suo asino dispersi, glieli dovrai ricondurre.
5Quando vedrai l’asino del tuo nemico accasciarsi sotto il carico, non abbandonarlo a se
stesso: mettiti con lui a scioglierlo dal carico.
6Non ledere il diritto del tuo povero nel suo processo.
7Ti terrai lontano da parola menzognera. Non far morire l’innocente e il giusto,
perché io non assolvo il colpevole. 8Non accetterai doni, perché il dono acceca
chi ha gli occhi aperti e perverte anche le parole dei giusti.
9Non opprimerai il forestiero: anche voi conoscete la vita del forestiero, perché siete
stati forestieri in terra d’Egitto.
10Per sei anni seminerai la tua terra e ne raccoglierai il prodotto, 11ma nel
settimo anno non la sfrutterai e la lascerai incolta: ne mangeranno gli indigenti del tuo popolo e ciò che
lasceranno sarà consumato dalle bestie selvatiche. Così farai per la tua vigna e per il tuo
oliveto.
12Per sei giorni farai i tuoi lavori, ma nel settimo giorno farai riposo, perché possano
godere quiete il tuo bue e il tuo asino e possano respirare i figli della tua schiava e il forestiero.
13Farete attenzione a quanto vi ho detto: non pronunciate il nome di altri dèi; non si
senta sulla tua bocca!
14Tre volte all’anno farai festa in mio onore.
15Osserverai la festa degli Azzimi: per sette giorni mangerai azzimi, come ti ho ordinato,
nella ricorrenza del mese di Abìb, perché in esso sei uscito dall’Egitto.
Non si dovrà comparire davanti a me a mani vuote.
16Osserverai la festa della mietitura, cioè dei primi frutti dei tuoi lavori di semina
nei campi, e poi, al termine dell’anno, la festa del raccolto, quando raccoglierai il frutto dei tuoi
lavori nei campi.
17Tre volte all’anno ogni tuo maschio comparirà alla presenza del Signore Dio.
18Non offrirai con pane lievitato il sangue del sacrificio in mio onore, e il grasso della
vittima per la mia festa non dovrà restare fino al mattino.
19Il meglio delle primizie del tuo suolo lo porterai alla casa del Signore, tuo Dio.
Non farai cuocere un capretto nel latte di sua madre.
20Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel
luogo che ho preparato. 21Abbi rispetto della sua presenza, da’ ascolto alla sua voce e
non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è
in lui. 22Se tu dai ascolto alla sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico
dei tuoi nemici e l’avversario dei tuoi avversari.
23Quando il mio angelo camminerà alla tua testa e ti farà entrare presso
l’Amorreo, l’Ittita, il Perizzita, il Cananeo, l’Eveo e il Gebuseo e io li distruggerò,
24tu non ti prostrerai davanti ai loro dèi e non li servirai; tu non ti comporterai
secondo le loro opere, ma dovrai demolire e frantumare le loro stele.
25Voi servirete il Signore, vostro Dio. Egli benedirà il tuo pane e la tua acqua.
Terrò lontana da te la malattia. 26Non vi sarà nella tua terra donna che
abortisca o che sia sterile. Ti farò giungere al numero completo dei tuoi giorni.
27Manderò il mio terrore davanti a te e metterò in rotta ogni popolo in mezzo al
quale entrerai; farò voltare le spalle a tutti i tuoi nemici davanti a te.
28Manderò i calabroni davanti a te ed essi scacceranno dalla tua presenza l’Eveo,
il Cananeo e l’Ittita. 29Non li scaccerò dalla tua presenza in un solo anno,
perché non resti deserta la terra e le bestie selvatiche si moltiplichino contro di te.
30Li scaccerò dalla tua presenza a poco a poco, finché non avrai tanti
discendenti da occupare la terra.
31Stabilirò il tuo confine dal Mar Rosso fino al mare dei Filistei e dal deserto fino al
Fiume, perché ti consegnerò in mano gli abitanti della terra e li scaccerò dalla tua
presenza. 32Ma tu non farai alleanza con loro e con i loro dèi; 33essi
non abiteranno più nella tua terra, altrimenti ti farebbero peccare contro di me, perché tu
serviresti i loro dèi e ciò diventerebbe una trappola per te».
1Il Signore disse a Mosè: «Sali verso il Signore tu e Aronne, Nadab e Abiu e
settanta anziani d’Israele; voi vi prostrerete da lontano, 2solo Mosè si
avvicinerà al Signore: gli altri non si avvicinino e il popolo non salga con lui».
3Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme.
Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li
eseguiremo!». 4Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon
mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d’Israele.
5Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare
giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore. 6Mosè prese la metà del
sangue e la mise in tanti catini e ne versò l’altra metà sull’altare.
7Quindi prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero:
«Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto». 8Mosè
prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha
concluso con voi sulla base di tutte queste parole!».
9Mosè salì con Aronne, Nadab, Abiu e i settanta anziani d’Israele.
10Essi videro il Dio d’Israele: sotto i suoi piedi vi era come un pavimento in lastre di
zaffìro, limpido come il cielo. 11Contro i privilegiati degli Israeliti non stese la
mano: essi videro Dio e poi mangiarono e bevvero.
12Il Signore disse a Mosè: «Sali verso di me sul monte e rimani lassù: io
ti darò le tavole di pietra, la legge e i comandamenti che io ho scritto per istruirli».
13Mosè si mosse con Giosuè, suo aiutante, e Mosè salì sul monte di
Dio. 14Agli anziani aveva detto: «Restate qui ad aspettarci, fin quando torneremo da voi;
ecco, avete con voi Aronne e Cur: chiunque avrà una questione si rivolgerà a loro».
15Mosè salì dunque sul monte e la nube coprì il monte.
16La gloria del Signore venne a dimorare sul monte Sinai e la nube lo coprì per sei
giorni. Al settimo giorno il Signore chiamò Mosè dalla nube. 17La gloria del
Signore appariva agli occhi degli Israeliti come fuoco divorante sulla cima della montagna.
18Mosè entrò dunque in mezzo alla nube e salì sul monte. Mosè
rimase sul monte quaranta giorni e quaranta notti.
1Il Signore parlò a Mosè dicendo: 2«Ordina agli Israeliti
che raccolgano per me un contributo. Lo raccoglierete da chiunque sia generoso di cuore. 3Ed
ecco che cosa raccoglierete da loro come contributo: oro, argento e bronzo, 4tessuti di porpora
viola e rossa, di scarlatto, di bisso e di pelo di capra, 5pelle di montone tinta di rosso,
pelle di tasso e legno di acacia, 6olio per l’illuminazione, balsami per l’olio
dell’unzione e per l’incenso aromatico, 7pietre di ònice e pietre da
incastonare nell’efod e nel pettorale. 8Essi mi faranno un santuario e io
abiterò in mezzo a loro. 9Eseguirete ogni cosa secondo quanto ti mostrerò,
secondo il modello della Dimora e il modello di tutti i suoi arredi.
10Faranno dunque un’arca di legno di acacia: avrà due cubiti e mezzo di lunghezza,
un cubito e mezzo di larghezza, un cubito e mezzo di altezza. 11La rivestirai d’oro puro:
dentro e fuori la rivestirai e le farai intorno un bordo d’oro. 12Fonderai per essa
quattro anelli d’oro e li fisserai ai suoi quattro piedi: due anelli su di un lato e due anelli
sull’altro. 13Farai stanghe di legno di acacia e le rivestirai d’oro.
14Introdurrai le stanghe negli anelli sui due lati dell’arca per trasportare con esse
l’arca. 15Le stanghe dovranno rimanere negli anelli dell’arca: non verranno tolte
di lì. 16Nell’arca collocherai la Testimonianza che io ti darò.
17Farai il propiziatorio, d’oro puro; avrà due cubiti e mezzo di lunghezza e un
cubito e mezzo di larghezza. 18Farai due cherubini d’oro: li farai lavorati a martello
sulle due estremità del propiziatorio. 19Fa’ un cherubino a una estremità e
un cherubino all’altra estremità. Farete i cherubini alle due estremità del propiziatorio.
20I cherubini avranno le due ali spiegate verso l’alto, proteggendo con le ali il
propiziatorio; saranno rivolti l’uno verso l’altro e le facce dei cherubini saranno rivolte verso il
propiziatorio. 21Porrai il propiziatorio sulla parte superiore dell’arca e collocherai
nell’arca la Testimonianza che io ti darò. 22Io ti darò convegno in quel
luogo: parlerò con te da sopra il propiziatorio, in mezzo ai due cherubini che saranno sull’arca
della Testimonianza, dandoti i miei ordini riguardo agli Israeliti.
23Farai una tavola di legno di acacia: avrà due cubiti di lunghezza, un cubito di
larghezza, un cubito e mezzo di altezza. 24La rivestirai d’oro puro e le farai attorno un
bordo d’oro. 25Le farai attorno una cornice di un palmo e farai un bordo d’oro per
la cornice. 26Le farai quattro anelli d’oro e li fisserai ai quattro angoli, che
costituiranno i suoi quattro piedi. 27Gli anelli saranno contigui alla cornice e serviranno a
inserire le stanghe, destinate a trasportare la tavola. 28Farai le stanghe di legno di acacia e
le rivestirai d’oro; con esse si trasporterà la tavola. 29Farai anche i suoi
piatti, coppe, anfore e tazze per le libagioni: li farai d’oro puro. 30Sulla tavola
collocherai i pani dell’offerta: saranno sempre alla mia presenza.
31Farai anche un candelabro d’oro puro. Il candelabro sarà lavorato a martello, il
suo fusto e i suoi bracci; i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle saranno tutti di un pezzo.
32Sei bracci usciranno dai suoi lati: tre bracci del candelabro da un lato e tre bracci del
candelabro dall’altro lato. 33Vi saranno su di un braccio tre calici in forma di fiore di
mandorlo, con bulbo e corolla, e così anche sull’altro braccio tre calici in forma di fiore di
mandorlo, con bulbo e corolla. Così sarà per i sei bracci che usciranno dal candelabro.
34Il fusto del candelabro avrà quattro calici in forma di fiore di mandorlo, con i loro
bulbi e le loro corolle: 35un bulbo sotto i due bracci che si dipartono da esso e un bulbo
sotto i due bracci seguenti e un bulbo sotto gli ultimi due bracci che si dipartono da esso; così per
tutti i sei bracci che escono dal candelabro. 36I bulbi e i relativi bracci saranno tutti di un
pezzo: il tutto sarà formato da una sola massa d’oro puro lavorata a martello.
37Farai le sue sette lampade: vi si collocheranno sopra in modo da illuminare lo spazio davanti
ad esso. 38I suoi smoccolatoi e i suoi portacenere saranno d’oro puro.
39Lo si farà con un talento di oro puro, esso con tutti i suoi accessori.
40Guarda ed esegui secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte.
1Quanto alla Dimora, la farai con dieci teli di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora
rossa e di scarlatto. Vi farai figure di cherubini, lavoro d’artista. 2La lunghezza di un
telo sarà di ventotto cubiti; la larghezza di quattro cubiti per un telo; la stessa dimensione per tutti i
teli. 3Cinque teli saranno uniti l’uno all’altro e anche gli altri cinque saranno
uniti l’uno all’altro. 4Farai cordoni di porpora viola sull’orlo del primo
telo all’estremità della sutura; così farai sull’orlo del telo estremo nella seconda
sutura. 5Farai cinquanta cordoni al primo telo e farai cinquanta cordoni
all’estremità della seconda sutura: i cordoni corrisponderanno l’uno all’altro.
6Farai cinquanta fibbie d’oro e unirai i teli l’uno all’altro mediante le
fibbie, così la Dimora formerà un tutto unico. 7Farai poi teli di pelo di capra
per la tenda sopra la Dimora. Ne farai undici teli. 8La lunghezza di un telo sarà di
trenta cubiti; la larghezza di quattro cubiti per un telo; la stessa dimensione per gli undici teli.
9Unirai insieme cinque teli da una parte e sei teli dall’altra. Piegherai in due il sesto
telo sulla parte anteriore della tenda. 10Farai cinquanta cordoni sull’orlo del primo
telo, che è all’estremità della sutura, e cinquanta cordoni sull’orlo del telo della
seconda sutura. 11Farai cinquanta fibbie di bronzo, introdurrai le fibbie nei cordoni e unirai
insieme la tenda; così essa formerà un tutto unico. 12La parte che pende in
eccedenza nei teli della tenda, la metà cioè di un telo che sopravanza, penderà sulla parte
posteriore della Dimora. 13Il cubito in eccedenza da una parte, come il cubito in eccedenza
dall’altra parte, nel senso della lunghezza dei teli della tenda, ricadranno sui due lati della Dimora, per
coprirla da una parte e dall’altra. 14Farai per la tenda una copertura di pelli di
montone tinte di rosso e al di sopra una copertura di pelli di tasso.
15Poi farai per la Dimora le assi di legno di acacia, da porsi verticali.
16La lunghezza di un’asse sarà dieci cubiti e un cubito e mezzo la larghezza.
17Ogni asse avrà due sostegni, congiunti l’uno all’altro da un rinforzo.
Così farai per tutte le assi della Dimora. 18Farai dunque le assi per la Dimora: venti
assi verso il mezzogiorno, a sud. 19Farai anche quaranta basi d’argento sotto le venti
assi, due basi sotto un’asse, per i suoi due sostegni, e due basi sotto l’altra asse, per i suoi due
sostegni. 20Per il secondo lato della Dimora, verso il settentrione, venti assi,
21come anche le loro quaranta basi d’argento, due basi sotto un’asse e due basi
sotto l’altra asse. 22Per la parte posteriore della Dimora, verso occidente, farai sei
assi. 23Farai inoltre due assi per gli angoli della Dimora sulla parte posteriore.
24Esse saranno formate ciascuna da due pezzi uguali abbinati e perfettamente congiunti dal
basso fino alla cima, all’altezza del primo anello. Così sarà per ambedue: esse formeranno i
due angoli. 25Vi saranno dunque otto assi, con le loro basi d’argento: sedici basi, due
basi sotto un’asse e due basi sotto l’altra asse. 26Farai inoltre traverse di legno
di acacia: cinque per le assi di un lato della Dimora 27e cinque traverse per le assi
dell’altro lato della Dimora e cinque traverse per le assi della parte posteriore, verso occidente.
28La traversa mediana, a mezza altezza delle assi, le attraverserà da una
estremità all’altra. 29Rivestirai d’oro le assi, farai in oro i loro anelli,
che serviranno per inserire le traverse, e rivestirai d’oro anche le traverse.
30Costruirai la Dimora secondo la disposizione che ti è stata mostrata sul monte.
31Farai il velo di porpora viola, di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto. Lo si
farà con figure di cherubini, lavoro d’artista. 32Lo appenderai a quattro colonne
di acacia, rivestite d’oro, munite di uncini d’oro e poggiate su quattro basi d’argento.
33Collocherai il velo sotto le fibbie e là, nell’interno oltre il velo,
introdurrai l’arca della Testimonianza. Il velo costituirà per voi la separazione tra il Santo e il
Santo dei Santi. 34Porrai il propiziatorio sull’arca della Testimonianza nel Santo dei
Santi. 35Collocherai la tavola fuori del velo e il candelabro di fronte alla tavola sul lato
meridionale della Dimora; collocherai la tavola sul lato settentrionale. 36Farai una cortina
all’ingresso della tenda, di porpora viola e di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto, lavoro di
ricamatore. 37Farai per la cortina cinque colonne di acacia e le rivestirai d’oro. I loro
uncini saranno d’oro e fonderai per esse cinque basi di bronzo.
1Farai l’altare di legno di acacia: avrà cinque cubiti di lunghezza e cinque
cubiti di larghezza. L’altare sarà quadrato e avrà l’altezza di tre cubiti.
2Farai ai suoi quattro angoli quattro corni e costituiranno un sol pezzo con esso. Lo
rivestirai di bronzo. 3Farai i suoi recipienti per raccogliere le ceneri, le sue palette, i
suoi vasi per l’aspersione, le sue forcelle e i suoi bracieri. Farai di bronzo tutti questi accessori.
4Farai per esso una graticola di bronzo, lavorato in forma di rete, e farai sulla rete quattro
anelli di bronzo alle sue quattro estremità. 5La porrai sotto la cornice
dell’altare, in basso: la rete arriverà a metà dell’altezza dell’altare.
6Farai anche stanghe per l’altare: saranno stanghe di legno di acacia e le rivestirai di
bronzo. 7Si introdurranno queste stanghe negli anelli e le stanghe saranno sui due lati
dell’altare quando lo si trasporta. 8Lo farai di tavole, vuoto nell’interno: lo
faranno come ti fu mostrato sul monte.
9Farai poi il recinto della Dimora. Sul lato meridionale, verso sud, il recinto avrà
tendaggi di bisso ritorto, per la lunghezza di cento cubiti sullo stesso lato. 10Vi saranno
venti colonne con venti basi di bronzo. Gli uncini delle colonne e le loro aste trasversali saranno
d’argento. 11Allo stesso modo sul lato rivolto a settentrione: tendaggi per cento cubiti
di lunghezza, le relative venti colonne con le venti basi di bronzo, gli uncini delle colonne e le aste
trasversali d’argento. 12La larghezza del recinto verso occidente avrà cinquanta
cubiti di tendaggi, con le relative dieci colonne e le dieci basi. 13La larghezza del recinto
sul lato orientale verso levante sarà di cinquanta cubiti: 14quindici cubiti di tendaggi
con le relative tre colonne e le tre basi alla prima ala; 15all’altra ala quindici cubiti
di tendaggi, con le tre colonne e le tre basi. 16Alla porta del recinto vi sarà una
cortina di venti cubiti, lavoro di ricamatore, di porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto, con le
relative quattro colonne e le quattro basi. 17Tutte le colonne intorno al recinto saranno
fornite di aste trasversali d’argento: i loro uncini saranno d’argento e le loro basi di bronzo.
18La lunghezza del recinto sarà di cento cubiti, la larghezza di cinquanta,
l’altezza di cinque cubiti: di bisso ritorto, con le basi di bronzo. 19Tutti gli arredi
della Dimora, per tutti i suoi servizi, e tutti i picchetti, come anche i picchetti del recinto, saranno di
bronzo.
20Tu ordinerai agli Israeliti che ti procurino olio puro di olive schiacciate per
l’illuminazione, per tener sempre accesa una lampada. 21Nella tenda del convegno, al di
fuori del velo che sta davanti alla Testimonianza, Aronne e i suoi figli la prepareranno, perché dalla
sera alla mattina essa sia davanti al Signore: rito perenne presso gli Israeliti di generazione in generazione.
1Fa’ avvicinare a te, in mezzo agli Israeliti, Aronne tuo fratello e i suoi figli con
lui, perché siano miei sacerdoti: Aronne, Nadab e Abiu, Eleàzaro e Itamàr, figli di
Aronne.
2Farai per Aronne, tuo fratello, abiti sacri, per gloria e decoro. 3Parlerai
a tutti gli artigiani più esperti, che io ho riempito di uno spirito di saggezza, ed essi faranno gli
abiti di Aronne per la sua consacrazione e per l’esercizio del sacerdozio in mio onore.
4E questi sono gli abiti che faranno: il pettorale e l’efod, il manto, la tunica
ricamata, il turbante e la cintura. Faranno vesti sacre per Aronne, tuo fratello, e per i suoi figli,
perché esercitino il sacerdozio in mio onore. 5Useranno oro, porpora viola e porpora
rossa, scarlatto e bisso.
6Faranno l’efod con oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto,
artisticamente lavorati. 7Avrà due spalline attaccate alle due estremità e in tal
modo formerà un pezzo ben unito. 8La cintura per fissarlo, che sta sopra di esso,
sarà della stessa fattura e sarà d’un sol pezzo: sarà intessuta d’oro, di
porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto. 9Prenderai due pietre di ònice
e inciderai su di esse i nomi dei figli d’Israele: 10sei dei loro nomi sulla prima pietra
e gli altri sei nomi sulla seconda pietra, in ordine di nascita. 11Inciderai le due pietre con
i nomi dei figli d’Israele, seguendo l’arte dell’intagliatore di pietre per l’incisione
di un sigillo; le inserirai in castoni d’oro. 12Fisserai le due pietre sulle spalline
dell’efod, come memoriale per i figli d’Israele; così Aronne porterà i loro nomi
sulle sue spalle davanti al Signore, come un memoriale. 13Farai anche i castoni d’oro
14e due catene d’oro puro in forma di cordoni, con un lavoro d’intreccio; poi
fisserai le catene a intreccio sui castoni.
15Farai il pettorale del giudizio, artisticamente lavorato, di fattura uguale a quella
dell’efod: con oro, porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto.
16Sarà quadrato, doppio; avrà una spanna di lunghezza e una spanna di larghezza.
17Lo coprirai con un’incastonatura di pietre preziose, disposte in quattro file. Prima
fila: una cornalina, un topazio e uno smeraldo; 18seconda fila: una turchese, uno
zaffìro e un berillo; 19terza fila: un giacinto, un’àgata e
un’ametista; 20quarta fila: un crisòlito, un’ònice e un diaspro. Esse
saranno inserite nell’oro mediante i loro castoni. 21Le pietre corrisponderanno ai nomi
dei figli d’Israele: dodici, secondo i loro nomi, e saranno incise come sigilli, ciascuna con il nome
corrispondente, secondo le dodici tribù. 22Sul pettorale farai catene in forma di
cordoni, lavoro d’intreccio d’oro puro. 23Sul pettorale farai anche due anelli
d’oro e metterai i due anelli alle estremità del pettorale. 24Metterai le due
catene d’oro sui due anelli alle estremità del pettorale. 25Quanto alle altre due
estremità delle catene, le fisserai sui due castoni e le farai passare sulle due spalline
dell’efod nella parte anteriore. 26Farai due anelli d’oro e li metterai
sulle due estremità del pettorale, sul suo bordo che è dall’altra parte
dell’efod, verso l’interno. 27Farai due altri anelli d’oro e li
metterai sulle due spalline dell’efod in basso, sul suo lato anteriore, in vicinanza del punto di
attacco, al di sopra della cintura dell’efod. 28Si legherà il pettorale con
i suoi anelli agli anelli dell’efod mediante un cordone di porpora viola, perché stia al di
sopra della cintura dell’efod e perché il pettorale non si distacchi dall’efod.
29Così Aronne porterà i nomi dei figli d’Israele sul pettorale del
giudizio, sopra il suo cuore, quando entrerà nel Santo, come memoriale davanti al Signore, per sempre.
30Unirai al pettorale del giudizio gli urìm e i tummìm. Saranno
così sopra il cuore di Aronne quando entrerà alla presenza del Signore: Aronne porterà il
giudizio degli Israeliti sopra il suo cuore alla presenza del Signore, per sempre.
31Farai il manto dell’efod, tutto di porpora viola, 32con in
mezzo la scollatura per la testa; il bordo attorno alla scollatura sarà un lavoro di tessitore come la
scollatura di una corazza, che non si lacera. 33Farai sul suo lembo melagrane di porpora viola,
di porpora rossa e di scarlatto, intorno al suo lembo, e in mezzo disporrai sonagli d’oro:
34un sonaglio d’oro e una melagrana, un sonaglio d’oro e una melagrana intorno
all’orlo inferiore del manto. 35Aronne l’indosserà nelle funzioni
sacerdotali e se ne sentirà il suono quando egli entrerà nel Santo alla presenza del Signore e
quando ne uscirà. Così non morirà.
36Farai una lamina d’oro puro e vi inciderai, come su di un sigillo, “Sacro al
Signore”. 37L’attaccherai con un cordone di porpora viola al turbante, sulla parte
anteriore. 38Starà sulla fronte di Aronne; Aronne porterà il carico delle colpe
che potranno commettere gli Israeliti, in occasione delle offerte sacre da loro presentate. Aronne la
porterà sempre sulla sua fronte, per attirare su di loro il favore del Signore.
39Tesserai la tunica di bisso. Farai un turbante di bisso e una cintura, lavoro di ricamo.
40Per i figli di Aronne farai tuniche e cinture. Per loro farai anche berretti per gloria e
decoro. 41Farai indossare queste vesti ad Aronne, tuo fratello, e ai suoi figli. Poi li
ungerai, darai loro l’investitura e li consacrerai, perché esercitino il sacerdozio in mio onore.
42Farai loro inoltre calzoni di lino, per coprire la loro nudità; dovranno arrivare dai
fianchi fino alle cosce. 43Aronne e i suoi figli li indosseranno quando entreranno nella tenda
del convegno o quando si avvicineranno all’altare per officiare nel santuario, perché non incorrano
in una colpa che li farebbe morire. È una prescrizione perenne per lui e per i suoi discendenti.
1Osserverai questo rito per consacrarli al mio sacerdozio. Prendi un giovenco e due arieti
senza difetto; 2poi pani azzimi, focacce azzime impastate con olio e schiacciate azzime
cosparse di olio: le preparerai con fior di farina di frumento. 3Le disporrai in un solo
canestro e le offrirai nel canestro insieme con il giovenco e i due arieti.
4Farai avvicinare Aronne e i suoi figli all’ingresso della tenda del convegno e li
laverai con acqua. 5Prenderai le vesti e rivestirai Aronne della tunica, del manto
dell’efod, dell’efod e del pettorale; lo cingerai con la cintura
dell’efod; 6gli porrai sul capo il turbante e fisserai il diadema sacro sopra il
turbante. 7Poi prenderai l’olio dell’unzione, lo verserai sul suo capo e lo
ungerai. 8Quanto ai suoi figli, li farai avvicinare, li rivestirai di tuniche;
9li cingerai con la cintura e legherai loro i berretti. Il sacerdozio apparterrà loro
per decreto perenne. Così darai l’investitura ad Aronne e ai suoi figli.
10Farai poi avvicinare il giovenco davanti alla tenda del convegno. Aronne e i suoi figli
poseranno le mani sulla sua testa. 11Immolerai il giovenco davanti al Signore,
all’ingresso della tenda del convegno. 12Prenderai parte del suo sangue e con il dito lo
spalmerai sui corni dell’altare. Il resto del sangue lo verserai alla base dell’altare.
13Prenderai tutto il grasso che avvolge le viscere, il lobo del fegato, i reni con il grasso
che vi è sopra, e li farai ardere in sacrificio sull’altare. 14Ma la carne del
giovenco, la sua pelle e i suoi escrementi li brucerai fuori dell’accampamento perché si tratta di
un sacrificio per il peccato.
15Prenderai poi uno degli arieti; Aronne e i suoi figli poseranno le mani sulla sua testa.
16Immolerai l’ariete, ne raccoglierai il sangue e lo spargerai intorno all’altare.
17Dividerai in pezzi l’ariete, ne laverai le viscere e le zampe e le disporrai sui quarti
e sulla testa. 18Allora farai bruciare sull’altare tutto l’ariete. È un
olocausto in onore del Signore, un profumo gradito, un’offerta consumata dal fuoco in onore del
Signore.
19Prenderai il secondo ariete; Aronne e i suoi figli poseranno le mani sulla sua testa.
20Lo immolerai, prenderai parte del suo sangue e ne porrai sul lobo dell’orecchio destro
di Aronne, sul lobo dell’orecchio destro dei suoi figli, sul pollice della loro mano destra e
sull’alluce del loro piede destro; poi spargerai il sangue intorno all’altare.
21Prenderai di questo sangue dall’altare e insieme un po’ d’olio
dell’unzione e ne spruzzerai su Aronne e le sue vesti, sui figli di Aronne e le loro vesti: così
sarà consacrato lui con le sue vesti e, insieme con lui, i suoi figli con le loro vesti.
22Prenderai il grasso dell’ariete: la coda, il grasso che copre le viscere, il lobo del
fegato, i due reni, con il grasso che vi è sopra, e la coscia destra, perché è
l’ariete dell’investitura. 23Prenderai anche un pane rotondo, una focaccia
all’olio e una schiacciata dal canestro di azzimi deposto davanti al Signore. 24Metterai
il tutto sulle palme di Aronne e sulle palme dei suoi figli e farai compiere il rito di elevazione davanti al
Signore. 25Riprenderai ogni cosa dalle loro mani e la farai bruciare sull’altare, insieme
all’olocausto, come profumo gradito davanti al Signore: è un’offerta consumata dal fuoco in
onore del Signore.
26Prenderai il petto dell’ariete dell’investitura di Aronne e lo presenterai con
rito di elevazione davanti al Signore: diventerà la tua porzione. 27 Consacrerai il
petto con il rito di elevazione e la coscia con il rito di innalzamento, prelevandoli dall’ariete
dell’investitura: saranno di Aronne e dei suoi figli. 28Dovranno appartenere ad Aronne e
ai suoi figli, come porzione loro riservata dagli Israeliti, in forza di legge perenne. Perché è un
prelevamento, un prelevamento cioè che gli Israeliti dovranno operare in tutti i loro sacrifici di
comunione, un prelevamento dovuto al Signore.
29Le vesti sacre di Aronne passeranno, dopo di lui, ai suoi figli, che se ne rivestiranno per
ricevere l’unzione e l’investitura. 30Quello dei figli di Aronne che gli
succederà nel sacerdozio ed entrerà nella tenda del convegno per officiare nel santuario,
porterà queste vesti per sette giorni.
31Poi prenderai l’ariete dell’investitura e ne cuocerai le carni in luogo santo.
32Aronne e i suoi figli mangeranno la carne dell’ariete e il pane contenuto nel canestro
all’ingresso della tenda del convegno. 33Mangeranno così ciò che
sarà servito per compiere il rito espiatorio, nel corso della loro investitura e consacrazione. Nessun
estraneo ne deve mangiare, perché sono cose sante. 34Nel caso che al mattino ancora
restasse carne del sacrificio d’investitura e del pane, brucerai questo avanzo nel fuoco. Non lo si
mangerà: è cosa santa.
35Farai dunque ad Aronne e ai suoi figli quanto ti ho comandato. Per sette giorni compirai il
rito dell’investitura. 36In ciascun giorno offrirai un giovenco in sacrificio per il
peccato, in espiazione; toglierai il peccato dall’altare compiendo per esso il rito espiatorio, e in
seguito lo ungerai per consacrarlo. 37Per sette giorni compirai il rito espiatorio per
l’altare e lo consacrerai. Diverrà allora una cosa santissima e quanto toccherà
l’altare sarà santo. 38Ecco ciò che tu offrirai sull’altare: due
agnelli di un anno ogni giorno, per sempre. 39Offrirai uno di questi agnelli al mattino, il
secondo al tramonto. 40Con il primo agnello offrirai un decimo di efa di fior di farina,
impastata con un quarto di hin di olio puro, e una libagione di un quarto di hin di vino.
41Offrirai il secondo agnello al tramonto con un’oblazione e una libagione come quelle
del mattino: profumo gradito, offerta consumata dal fuoco in onore del Signore. 42Questo
è l’olocausto perenne di generazione in generazione, all’ingresso della tenda del convegno,
alla presenza del Signore, dove io vi darò convegno per parlarti.
43Darò convegno agli Israeliti in questo luogo, che sarà consacrato dalla mia
gloria. 44Consacrerò la tenda del convegno e l’altare. Consacrerò anche
Aronne e i suoi figli, perché esercitino il sacerdozio per me. 45Abiterò in mezzo
agli Israeliti e sarò il loro Dio. 46Sapranno che io sono il Signore, loro Dio, che li
ho fatti uscire dalla terra d’Egitto, per abitare in mezzo a loro, io il Signore, loro Dio.
1Farai un altare sul quale bruciare l’incenso: lo farai di legno di acacia.
2Avrà un cubito di lunghezza e un cubito di larghezza: sarà quadrato; avrà
due cubiti di altezza e i suoi corni costituiranno un solo pezzo con esso. 3Rivestirai
d’oro puro il suo piano, i suoi lati, i suoi corni e gli farai intorno un bordo d’oro.
4Farai anche due anelli d’oro al di sotto del bordo, sui due fianchi, ponendoli
cioè sui due lati opposti: serviranno per inserire le stanghe destinate a trasportarlo.
5Farai le stanghe di legno di acacia e le rivestirai d’oro. 6Porrai
l’altare davanti al velo che nasconde l’arca della Testimonianza, di fronte al propiziatorio che
è sopra la Testimonianza, dove io ti darò convegno. 7Aronne brucerà su di
esso l’incenso aromatico: lo brucerà ogni mattina, quando riordinerà le lampade,
8e lo brucerà anche al tramonto, quando Aronne riempirà le lampade: incenso
perenne davanti al Signore di generazione in generazione. 9Non vi offrirete sopra incenso
illegittimo né olocausto né oblazione, né vi verserete libagione. 10Una
volta all’anno Aronne compirà il rito espiatorio sui corni di esso: con il sangue del sacrificio
espiatorio per il peccato compirà sopra di esso, una volta all’anno, il rito espiatorio di
generazione in generazione. È cosa santissima per il Signore».
11Il Signore parlò a Mosè e gli disse: 12«Quando per il
censimento conterai uno per uno gli Israeliti, all’atto del censimento ciascuno di essi pagherà al
Signore il riscatto della sua vita, perché non li colpisca un flagello in occasione del loro censimento.
13Chiunque verrà sottoposto al censimento, pagherà un mezzo siclo, conforme al
siclo del santuario, il siclo di venti ghera. Questo mezzo siclo sarà un’offerta prelevata in
onore del Signore. 14Ogni persona sottoposta al censimento, dai venti anni in su,
corrisponderà l’offerta prelevata per il Signore. 15Il ricco non darà di
più e il povero non darà di meno di mezzo siclo, per soddisfare all’offerta prelevata per il
Signore, a riscatto delle vostre vite. 16Prenderai il denaro espiatorio ricevuto dagli
Israeliti e lo impiegherai per il servizio della tenda del convegno. Esso sarà per gli Israeliti come un
memoriale davanti al Signore, per il riscatto delle vostre vite».
17Il Signore parlò a Mosè: 18«Farai per le abluzioni un
bacino di bronzo con il piedistallo di bronzo; lo collocherai tra la tenda del convegno e l’altare e vi
metterai acqua. 19Aronne e i suoi figli vi attingeranno per lavarsi le mani e i piedi.
20Quando entreranno nella tenda del convegno, faranno un’abluzione con l’acqua,
perché non muoiano; così quando si avvicineranno all’altare per officiare, per bruciare
un’offerta da consumare con il fuoco in onore del Signore, 21si laveranno le mani e i
piedi e non moriranno. È una prescrizione rituale perenne per Aronne e per i suoi discendenti, in tutte le
loro generazioni». 22Il Signore parlò a Mosè:
23«Procùrati balsami pregiati: mirra vergine per il peso di cinquecento sicli;
cinnamòmo profumato, la metà, cioè duecentocinquanta sicli; canna aromatica,
duecentocinquanta; 24cassia, cinquecento sicli, conformi al siclo del santuario; e un
hin d’olio d’oliva. 25Ne farai l’olio per l’unzione sacra, un
unguento composto secondo l’arte del profumiere: sarà l’olio per l’unzione sacra.
26Con esso ungerai la tenda del convegno, l’arca della Testimonianza,
27la tavola e tutti i suoi accessori, il candelabro con i suoi accessori, l’altare
dell’incenso, 28l’altare degli olocausti e tutti i suoi accessori, il bacino con il
suo piedistallo. 29Consacrerai queste cose, che diventeranno santissime: tutto quello che
verrà a contatto con esse sarà santo.
30Ungerai anche Aronne e i suoi figli e li consacrerai, perché esercitino il mio
sacerdozio. 31Agli Israeliti dirai: “Questo sarà per me l’olio
dell’unzione sacra, di generazione in generazione. 32Non si dovrà versare sul
corpo di nessun uomo e di simile a questo non ne dovrete fare: è una cosa santa e santa la dovrete
ritenere. 33Chi ne farà di simile a questo o ne porrà sopra un uomo estraneo, sia
eliminato dal suo popolo”».
34Il Signore disse a Mosè: «Procùrati balsami: storace, ònice,
gàlbano e incenso puro: il tutto in parti uguali. 35Farai con essi un profumo da
bruciare, una composizione aromatica secondo l’arte del profumiere, salata, pura e santa.
36Ne pesterai un poco riducendola in polvere minuta e ne metterai davanti alla Testimonianza,
nella tenda del convegno, dove io ti darò convegno. Cosa santissima sarà da voi ritenuta.
37Non farete per vostro uso alcun profumo di composizione simile a quello che devi fare: lo
riterrai una cosa santa in onore del Signore. 38Chi ne farà di simile, per sentirne il
profumo, sia eliminato dal suo popolo».
1Il Signore parlò a Mosè e gli disse: 2«Vedi, ho chiamato
per nome Besalèl, figlio di Urì, figlio di Cur, della tribù di Giuda.
3L’ho riempito dello spirito di Dio, perché abbia saggezza, intelligenza e scienza
in ogni genere di lavoro, 4per ideare progetti da realizzare in oro, argento e bronzo,
5per intagliare le pietre da incastonare, per scolpire il legno ed eseguire ogni sorta di
lavoro. 6Ed ecco, gli ho dato per compagno Ooliàb, figlio di Achisamàc, della
tribù di Dan. Inoltre nel cuore di ogni artista ho infuso saggezza, perché possano eseguire quanto
ti ho comandato: 7la tenda del convegno, l’arca della Testimonianza, il propiziatorio
sopra di essa e tutti gli accessori della tenda; 8la tavola con i suoi accessori, il candelabro
puro con i suoi accessori, l’altare dell’incenso 9e l’altare degli olocausti
con tutti i suoi accessori, il bacino con il suo piedistallo; 10le vesti ornamentali, le vesti
sacre del sacerdote Aronne e le vesti dei suoi figli per esercitare il sacerdozio;
11l’olio dell’unzione e l’incenso aromatico per il santuario. Essi
eseguiranno quanto ti ho ordinato».
12Il Signore disse a Mosè: 13«Tu ora parla agli Israeliti e
riferisci loro: “Osserverete attentamente i miei sabati, perché il sabato è un segno tra me e
voi, di generazione in generazione, perché si sappia che io sono il Signore che vi santifica.
14Osserverete dunque il sabato, perché per voi è santo. Chi lo profanerà
sia messo a morte; chiunque in quel giorno farà qualche lavoro, sia eliminato dal suo popolo.
15Per sei giorni si lavori, ma il settimo giorno vi sarà riposo assoluto, sacro al
Signore. Chiunque farà un lavoro in giorno di sabato sia messo a morte. 16Gli Israeliti
osserveranno il sabato, festeggiando il sabato nelle loro generazioni come un’alleanza perenne.
17Esso è un segno perenne fra me e gli Israeliti: infatti il Signore in sei giorni ha
fatto il cielo e la terra, ma nel settimo ha cessato e ha preso respiro”».
18Quando il Signore ebbe finito di parlare con Mosè sul monte Sinai, gli diede le due
tavole della Testimonianza, tavole di pietra, scritte dal dito di Dio.
1Il popolo, vedendo che Mosè tardava a scendere dal monte, fece ressa intorno ad Aronne
e gli disse: «Fa’ per noi un dio che cammini alla nostra testa, perché a Mosè,
quell’uomo che ci ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto».
2Aronne rispose loro: «Togliete i pendenti d’oro che hanno agli orecchi le vostre
mogli, i vostri figli e le vostre figlie e portateli a me». 3Tutto il popolo tolse i
pendenti che ciascuno aveva agli orecchi e li portò ad Aronne. 4Egli li ricevette dalle
loro mani, li fece fondere in una forma e ne modellò un vitello di metallo fuso. Allora dissero:
«Ecco il tuo Dio, o Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto!».
5Ciò vedendo, Aronne costruì un altare davanti al vitello e proclamò:
«Domani sarà festa in onore del Signore». 6Il giorno dopo si alzarono
presto, offrirono olocausti e presentarono sacrifici di comunione. Il popolo sedette per mangiare e bere, poi si
alzò per darsi al divertimento.
7Allora il Signore disse a Mosè: «Va’, scendi, perché il tuo popolo,
che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto, si è pervertito. 8Non hanno tardato ad
allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono
prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: “Ecco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha
fatto uscire dalla terra d’Egitto”». 9Il Signore disse inoltre a Mosè:
«Ho osservato questo popolo: ecco, è un popolo dalla dura cervice. 10Ora lascia
che la mia ira si accenda contro di loro e li divori. Di te invece farò una grande nazione».
11Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: «Perché,
Signore, si accenderà la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto con
grande forza e con mano potente? 12Perché dovranno dire gli Egiziani: “Con malizia
li ha fatti uscire, per farli perire tra le montagne e farli sparire dalla terra”? Desisti
dall’ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del male al tuo popolo.
13Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te
stesso e hai detto: “Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo, e tutta
questa terra, di cui ho parlato, la darò ai tuoi discendenti e la possederanno per
sempre”».
14Il Signore si pentì del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.
15Mosè si voltò e scese dal monte con in mano le due tavole della Testimonianza,
tavole scritte sui due lati, da una parte e dall’altra. 16Le tavole erano opera di Dio,
la scrittura era scrittura di Dio, scolpita sulle tavole.
17Giosuè sentì il rumore del popolo che urlava e disse a Mosè:
«C’è rumore di battaglia nell’accampamento». 18Ma rispose
Mosè:
«Non è il grido di chi canta: “Vittoria!”.
Non è il grido di chi canta: “Disfatta!”.
Il grido di chi canta a due cori io sento».
19Quando si fu avvicinato all’accampamento, vide il vitello e le danze. Allora
l’ira di Mosè si accese: egli scagliò dalle mani le tavole, spezzandole ai piedi della
montagna. 20Poi afferrò il vitello che avevano fatto, lo bruciò nel fuoco, lo
frantumò fino a ridurlo in polvere, ne sparse la polvere nell’acqua e la fece bere agli
Israeliti.
21Mosè disse ad Aronne: «Che cosa ti ha fatto questo popolo, perché tu
l’abbia gravato di un peccato così grande?». 22Aronne rispose: «Non si
accenda l’ira del mio signore; tu stesso sai che questo popolo è incline al male.
23Mi dissero: “Fa’ per noi un dio che cammini alla nostra testa, perché a
Mosè, quell’uomo che ci ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, non sappiamo che cosa sia
accaduto”. 24Allora io dissi: “Chi ha dell’oro? Toglietevelo!”. Essi me
lo hanno dato; io l’ho gettato nel fuoco e ne è uscito questo vitello».
25Mosè vide che il popolo non aveva più freno, perché Aronne gli aveva
tolto ogni freno, così da farne oggetto di derisione per i loro avversari. 26Mosè
si pose alla porta dell’accampamento e disse: «Chi sta con il Signore, venga da me!». Gli si
raccolsero intorno tutti i figli di Levi. 27Disse loro: «Dice il Signore, il Dio
d’Israele: “Ciascuno di voi tenga la spada al fianco. Passate e ripassate nell’accampamento da
una porta all’altra: uccida ognuno il proprio fratello, ognuno il proprio amico, ognuno il proprio
vicino”». 28I figli di Levi agirono secondo il comando di Mosè e in quel
giorno perirono circa tremila uomini del popolo. 29Allora Mosè disse: «Ricevete
oggi l’investitura dal Signore; ciascuno di voi è stato contro suo figlio e contro suo fratello,
perché oggi egli vi accordasse benedizione».
30Il giorno dopo Mosè disse al popolo: «Voi avete commesso un grande peccato; ora
salirò verso il Signore: forse otterrò il perdono della vostra colpa».
31Mosè ritornò dal Signore e disse: «Questo popolo ha commesso un grande
peccato: si sono fatti un dio d’oro. 32Ma ora, se tu perdonassi il loro peccato...
Altrimenti, cancellami dal tuo libro che hai scritto!». 33Il Signore disse a Mosè:
«Io cancellerò dal mio libro colui che ha peccato contro di me. 34Ora va’,
conduci il popolo là dove io ti ho detto. Ecco, il mio angelo ti precederà; nel giorno della mia
visita li punirò per il loro peccato».
35Il Signore colpì il popolo, perché aveva fatto il vitello fabbricato da Aronne.
1Il Signore parlò a Mosè: «Su, sali di qui tu e il popolo che hai fatto
uscire dalla terra d’Egitto, verso la terra che ho promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco e a
Giacobbe, dicendo: “La darò alla tua discendenza”. 2Manderò davanti a
te un angelo e scaccerò il Cananeo, l’Amorreo, l’Ittita, il Perizzita, l’Eveo e il
Gebuseo. 3Va’ pure verso la terra dove scorrono latte e miele. Ma io non verrò in
mezzo a te, per non doverti sterminare lungo il cammino, perché tu sei un popolo di dura cervice».
4Il popolo udì questa triste notizia e tutti fecero lutto: nessuno più
indossò i suoi ornamenti.
5Il Signore disse a Mosè: «Riferisci agli Israeliti: “Voi siete un popolo di
dura cervice; se per un momento io venissi in mezzo a te, io ti sterminerei. Ora togliti i tuoi ornamenti,
così saprò che cosa dovrò farti”». 6Gli Israeliti si
spogliarono dei loro ornamenti dal monte Oreb in poi.
7Mosè prendeva la tenda e la piantava fuori dell’accampamento, a una certa
distanza dall’accampamento, e l’aveva chiamata tenda del convegno; appunto a questa tenda del
convegno, posta fuori dell’accampamento, si recava chiunque volesse consultare il Signore.
8Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava in piedi, stando
ciascuno all’ingresso della sua tenda: seguivano con lo sguardo Mosè, finché non fosse
entrato nella tenda. 9Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la colonna di nube e
restava all’ingresso della tenda, e parlava con Mosè. 10Tutto il popolo vedeva la
colonna di nube, che stava all’ingresso della tenda, e tutti si alzavano e si prostravano ciascuno
all’ingresso della propria tenda. 11Il Signore parlava con Mosè faccia a faccia,
come uno parla con il proprio amico. Poi questi tornava nell’accampamento, mentre il suo inserviente, il
giovane Giosuè figlio di Nun, non si allontanava dall’interno della tenda.
12Mosè disse al Signore: «Vedi, tu mi ordini: “Fa’ salire questo
popolo”, ma non mi hai indicato chi manderai con me; eppure hai detto: “Ti ho conosciuto per nome,
anzi hai trovato grazia ai miei occhi”. 13Ora, se davvero ho trovato grazia ai tuoi
occhi, indicami la tua via, così che io ti conosca e trovi grazia ai tuoi occhi; considera che questa
nazione è il tuo popolo». 14Rispose: «Il mio volto camminerà con voi
e ti darò riposo». 15Riprese: «Se il tuo volto non camminerà con noi,
non farci salire di qui. 16Come si saprà dunque che ho trovato grazia ai tuoi occhi, io
e il tuo popolo, se non nel fatto che tu cammini con noi? Così saremo distinti, io e il tuo popolo, da
tutti i popoli che sono sulla faccia della terra». 17Disse il Signore a Mosè:
«Anche quanto hai detto io farò, perché hai trovato grazia ai miei occhi e ti ho conosciuto
per nome». 18Gli disse: «Mostrami la tua gloria!».
19Rispose: «Farò passare davanti a te tutta la mia bontà e
proclamerò il mio nome, Signore, davanti a te. A chi vorrò far grazia farò grazia e di chi
vorrò aver misericordia avrò misericordia». 20Soggiunse: «Ma tu non
potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo».
21Aggiunse il Signore: «Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe:
22quando passerà la mia gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti
coprirò con la mano, finché non sarò passato. 23Poi toglierò la
mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non si può vedere».
1Il Signore disse a Mosè: «Taglia due tavole di pietra come le prime. Io
scriverò su queste tavole le parole che erano sulle tavole di prima, che hai spezzato.
2Tieniti pronto per domani mattina: domani mattina salirai sul monte Sinai e rimarrai
lassù per me in cima al monte. 3Nessuno salga con te e non si veda nessuno su tutto il
monte; neppure greggi o armenti vengano a pascolare davanti a questo monte». 4Mosè
tagliò due tavole di pietra come le prime; si alzò di buon mattino e salì sul monte Sinai,
come il Signore gli aveva comandato, con le due tavole di pietra in mano.
5Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò
il nome del Signore. 6Il Signore passò davanti a lui, proclamando: «Il Signore, il
Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà,
7che conserva il suo amore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il
peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla
terza e alla quarta generazione». 8Mosè si curvò in fretta fino a terra e
si prostrò. 9Disse: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, Signore, che il Signore
cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro
peccato: fa’ di noi la tua eredità».
10Il Signore disse: «Ecco, io stabilisco un’alleanza: in presenza di tutto il tuo
popolo io farò meraviglie, quali non furono mai compiute in nessuna terra e in nessuna nazione: tutto il
popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà l’opera del Signore, perché terribile è quanto
io sto per fare con te.
11Osserva dunque ciò che io oggi ti comando. Ecco, io scaccerò davanti a te
l’Amorreo, il Cananeo, l’Ittita, il Perizzita, l’Eveo e il Gebuseo.
12Guàrdati bene dal far alleanza con gli abitanti della terra nella quale stai per
entrare, perché ciò non diventi una trappola in mezzo a te. 13Anzi distruggerete
i loro altari, farete a pezzi le loro stele e taglierete i loro pali sacri. 14Tu non devi
prostrarti ad altro dio, perché il Signore si chiama Geloso: egli è un Dio geloso.
15Non fare alleanza con gli abitanti di quella terra, altrimenti, quando si prostituiranno ai
loro dèi e faranno sacrifici ai loro dèi, inviteranno anche te: tu allora mangeresti del loro
sacrificio. 16Non prendere per mogli dei tuoi figli le loro figlie, altrimenti, quando esse si
prostituiranno ai loro dèi, indurrebbero anche i tuoi figli a prostituirsi ai loro dèi.
17Non ti farai un dio di metallo fuso.
18Osserverai la festa degli Azzimi. Per sette giorni mangerai pane azzimo, come ti ho
comandato, nel tempo stabilito del mese di Abìb: perché nel mese di Abìb sei uscito
dall’Egitto.
19Ogni essere che nasce per primo dal seno materno è mio: ogni tuo capo di bestiame
maschio, primo parto del bestiame grosso e minuto. 20Riscatterai il primo parto
dell’asino mediante un capo di bestiame minuto e, se non lo vorrai riscattare, gli spaccherai la nuca. Ogni
primogenito dei tuoi figli lo dovrai riscattare.
Nessuno venga davanti a me a mani vuote. 21Per sei giorni lavorerai, ma nel settimo riposerai;
dovrai riposare anche nel tempo dell’aratura e della mietitura.
22Celebrerai anche la festa delle Settimane, la festa cioè delle primizie della
mietitura del frumento, e la festa del raccolto al volgere dell’anno.
23Tre volte all’anno ogni tuo maschio compaia alla presenza del Signore Dio, Dio
d’Israele. 24Perché io scaccerò le nazioni davanti a te e allargherò
i tuoi confini; così quando tu, tre volte all’anno, salirai per comparire alla presenza del Signore
tuo Dio, nessuno potrà desiderare di invadere la tua terra.
25Non sacrificherai con pane lievitato il sangue della mia vittima sacrificale; la vittima
sacrificale della festa di Pasqua non dovrà restare fino al mattino.
26Porterai alla casa del Signore, tuo Dio, il meglio delle primizie della tua terra.
Non cuocerai un capretto nel latte di sua madre».
27Il Signore disse a Mosè: «Scrivi queste parole, perché sulla base di
queste parole io ho stabilito un’alleanza con te e con Israele».
28Mosè rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane e
senza bere acqua. Egli scrisse sulle tavole le parole dell’alleanza, le dieci parole.
29Quando Mosè scese dal monte Sinai – le due tavole della Testimonianza si
trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte – non sapeva che la pelle del suo viso
era diventata raggiante, poiché aveva conversato con lui. 30Ma Aronne e tutti gli
Israeliti, vedendo che la pelle del suo viso era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi a lui.
31Mosè allora li chiamò, e Aronne, con tutti i capi della comunità,
tornò da lui. Mosè parlò a loro. 32Si avvicinarono dopo di loro tutti gli
Israeliti ed egli ingiunse loro ciò che il Signore gli aveva ordinato sul monte Sinai.
33Quando Mosè ebbe finito di parlare a loro, si pose un velo sul viso.
34Quando entrava davanti al Signore per parlare con lui, Mosè si toglieva il velo, fin
quando non fosse uscito. Una volta uscito, riferiva agli Israeliti ciò che gli era stato ordinato.
35Gli Israeliti, guardando in faccia Mosè, vedevano che la pelle del suo viso era
raggiante. Poi egli si rimetteva il velo sul viso, fin quando non fosse di nuovo entrato a parlare con il
Signore.
1Mosè radunò tutta la comunità degli Israeliti e disse loro: «Queste
sono le cose che il Signore ha comandato di fare: 2Per sei giorni si lavorerà, ma il
settimo sarà per voi un giorno santo, un giorno di riposo assoluto, sacro al Signore. Chiunque in quel
giorno farà qualche lavoro sarà messo a morte. 3In giorno di sabato non
accenderete il fuoco, in nessuna delle vostre dimore».
4Mosè disse a tutta la comunità degli Israeliti: «Il Signore ha comandato:
5“Prelevate su quanto possedete un contributo per il Signore”. Quanti hanno cuore
generoso, portino questo contributo per il Signore: oro, argento e bronzo, 6tessuti di porpora
viola e rossa, di scarlatto, di bisso e di pelo di capra, 7pelli di montone tinte di rosso,
pelli di tasso e legno di acacia, 8olio per l’illuminazione, balsami per l’olio
dell’unzione e per l’incenso aromatico, 9pietre di ònice e pietre da
incastonare nell’efod e nel pettorale. 10Tutti gli artisti che sono tra voi
vengano ed eseguano quanto il Signore ha comandato: 11la Dimora, la sua tenda, la sua
copertura, le sue fibbie, le sue assi, le sue traverse, le sue colonne e le sue basi,
12l’arca e le sue stanghe, il propiziatorio e il velo che lo nasconde,
13la tavola con le sue stanghe e tutti i suoi accessori e i pani dell’offerta,
14il candelabro per illuminare con i suoi accessori, le sue lampade e l’olio per
l’illuminazione, 15l’altare dell’incenso con le sue stanghe, l’olio
dell’unzione e l’incenso aromatico, la cortina d’ingresso alla porta della Dimora,
16l’altare degli olocausti con la sua graticola di bronzo, le sue sbarre e tutti i suoi
accessori, il bacino con il suo piedistallo, 17i tendaggi del recinto, le sue colonne e le sue
basi e la cortina alla porta del recinto, 18i picchetti della Dimora, i picchetti del recinto e
le loro corde, 19le vesti ornamentali per officiare nel santuario, le vesti sacre per il
sacerdote Aronne e le vesti dei suoi figli per esercitare il sacerdozio».
20Allora tutta la comunità degli Israeliti si ritirò dalla presenza di
Mosè. 21Quanti erano di cuore generoso ed erano mossi dal loro spirito, vennero a
portare il contributo per il Signore, per la costruzione della tenda del convegno, per tutti i suoi oggetti di
culto e per le vesti sacre. 22Vennero uomini e donne, quanti erano di cuore generoso, e
portarono fermagli, pendenti, anelli, collane, ogni sorta di gioielli d’oro: quanti volevano presentare
un’offerta d’oro al Signore, la portarono. 23Quanti si trovavano in possesso di
tessuti di porpora viola e rossa, di scarlatto, di bisso, di pelo di capra, di pelli di montone tinte di rosso e
di pelli di tasso, ne portarono. 24Quanti potevano offrire un contributo in argento o bronzo,
lo portarono al Signore. Coloro che si trovavano in possesso di legno di acacia per qualche opera della
costruzione, ne portarono.
25Inoltre, tutte le donne esperte filarono con le mani e portarono filati di porpora viola e
rossa, di scarlatto e di bisso. 26Tutte le donne che erano di cuore generoso, secondo la loro
abilità, filarono il pelo di capra. 27I capi portarono le pietre di ònice e le
pietre preziose da incastonare nell’efod e nel pettorale, 28balsami e olio per
l’illuminazione, per l’olio dell’unzione e per l’incenso aromatico.
29Così tutti, uomini e donne, che erano di cuore disposto a portare qualche cosa per la
costruzione che il Signore per mezzo di Mosè aveva comandato di fare, la portarono: gli Israeliti
portarono la loro offerta spontanea al Signore.
30Mosè disse agli Israeliti: «Vedete, il Signore ha chiamato per nome
Besalèl, figlio di Urì, figlio di Cur, della tribù di Giuda. 31L’ha
riempito dello spirito di Dio, perché egli abbia saggezza, intelligenza e scienza in ogni genere di
lavoro, 32per ideare progetti da realizzare in oro, argento, bronzo, 33per
intagliare le pietre da incastonare, per scolpire il legno ed eseguire ogni sorta di lavoro artistico.
34Gli ha anche messo nel cuore il dono di insegnare, e così anche ha fatto con
Ooliàb, figlio di Achisamàc, della tribù di Dan. 35Li ha riempiti di
saggezza per compiere ogni genere di lavoro d’intagliatore, di disegnatore, di ricamatore in porpora viola,
in porpora rossa, in scarlatto e in bisso, e di tessitore: capaci di realizzare ogni sorta di lavoro e di ideare
progetti».
1Besalèl, Ooliàb e tutti gli artisti che il Signore aveva dotati di saggezza e
d’intelligenza per eseguire i lavori della costruzione del santuario fecero ogni cosa secondo ciò
che il Signore aveva ordinato.
2Mosè chiamò Besalèl, Ooliàb e tutti gli artisti, nel cuore dei
quali il Signore aveva messo saggezza, quanti erano portati a prestarsi per l’esecuzione dei lavori.
3Essi ricevettero da Mosè ogni contributo portato dagli Israeliti per il lavoro della
costruzione del santuario. Ma gli Israeliti continuavano a portare ogni mattina offerte spontanee.
4Allora tutti gli artisti, che eseguivano i lavori per il santuario, lasciarono il lavoro che
ciascuno stava facendo 5e dissero a Mosè: «Il popolo porta più di quanto
è necessario per il lavoro che il Signore ha ordinato». 6Mosè allora
ordinò di diffondere nell’accampamento questa voce: «Nessuno, uomo o donna, offra più
alcuna cosa come contributo per il santuario». Così si impedì al popolo di portare altre
offerte; 7perché il materiale era sufficiente, anzi sovrabbondante, per
l’esecuzione di tutti i lavori.
8Tutti gli artisti addetti ai lavori fecero la Dimora. Besalèl la fece con dieci teli di
bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto. La fece con figure di cherubini artisticamente
lavorati. 9La lunghezza di ciascun telo era ventotto cubiti; la larghezza quattro cubiti per
ciascun telo; la stessa dimensione per tutti i teli. 10Unì cinque teli l’uno
all’altro e anche i cinque altri teli unì l’uno all’altro. 11Fece
cordoni di porpora viola sull’orlo del primo telo all’estremità della sutura, e fece la stessa
cosa sull’orlo del telo estremo nella seconda sutura. 12Fece cinquanta cordoni al primo
telo e fece anche cinquanta cordoni all’estremità del telo della seconda sutura: i cordoni
corrispondevano l’uno all’altro. 13Fece cinquanta fibbie d’oro, e unì
i teli l’uno all’altro mediante le fibbie; così la Dimora formò un tutto unico.
14Fece poi teli di peli di capra per la tenda sopra la Dimora. Fece undici teli.
15La lunghezza di un telo era trenta cubiti; la larghezza quattro cubiti per un telo; la stessa
dimensione per gli undici teli. 16Unì insieme cinque teli a parte e sei teli a parte.
17Fece cinquanta cordoni sull’orlo del telo della seconda sutura.
18Fece cinquanta fibbie di bronzo per unire insieme la tenda, così da formare un tutto
unico. 19Fece poi per la tenda una copertura di pelli di montone tinte di rosso, e al di sopra
una copertura di pelli di tasso.
20Fece per la Dimora assi di legno di acacia, verticali. 21Dieci cubiti la
lunghezza di un’asse e un cubito e mezzo la larghezza. 22Ogni asse aveva due sostegni,
congiunti l’uno all’altro da un rinforzo. Così fece per tutte le assi della Dimora.
23Fece dunque le assi per la Dimora: venti assi sul lato verso il mezzogiorno, a sud.
24Fece anche quaranta basi d’argento sotto le venti assi, due basi sotto un’asse,
per i suoi due sostegni, e due basi sotto l’altra asse, per i suoi due sostegni. 25Per il
secondo lato della Dimora, verso il settentrione, fece venti assi 26e le loro quaranta basi
d’argento, due basi sotto un’asse e due basi sotto l’altra asse. 27Per la
parte posteriore della Dimora, verso occidente, fece sei assi. 28Fece inoltre due assi per gli
angoli della Dimora nella parte posteriore. 29Esse erano formate ciascuna da due pezzi uguali,
abbinati e perfettamente congiunti dal basso fino alla cima, all’altezza del primo anello. Così fece
per ambedue: esse vennero a formare i due angoli. 30C’erano dunque otto assi con le loro
basi d’argento: sedici basi, due basi sotto un’asse e due basi sotto l’altra asse.
31Fece inoltre traverse di legno di acacia: cinque per le assi di un lato della Dimora,
32cinque traverse per le assi dell’altro lato della Dimora e cinque traverse per le assi
della parte posteriore, verso occidente. 33Fece la traversa mediana che, a mezza altezza delle
assi, le attraversava da un’estremità all’altra. 34Rivestì
d’oro le assi, fece in oro i loro anelli per inserire le traverse, e rivestì d’oro anche le
traverse.
35Fece il velo di porpora viola e di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto. Lo fece
con figure di cherubini, lavoro d’artista. 36Fece per esso quattro colonne di acacia, le
rivestì d’oro; anche i loro uncini erano d’oro, e fuse per esse quattro basi d’argento.
37Fecero poi una cortina per l’ingresso della tenda, di porpora viola e di porpora rossa,
di scarlatto e di bisso ritorto, lavoro di ricamatore, 38e le sue cinque colonne con i loro
uncini. Rivestì d’oro i loro capitelli e le loro aste trasversali, e fece le loro cinque basi di
bronzo.
1Besalèl fece l’arca di legno di acacia: aveva due cubiti e mezzo di lunghezza, un
cubito e mezzo di larghezza, un cubito e mezzo di altezza. 2La rivestì d’oro puro,
dentro e fuori. Le fece intorno un bordo d’oro. 3Fuse per essa quattro anelli d’oro
e li fissò ai suoi quattro piedi: due anelli su di un lato e due anelli sull’altro.
4Fece stanghe di legno di acacia e le rivestì d’oro. 5Introdusse
le stanghe negli anelli sui due lati dell’arca, per trasportare l’arca.
6Fece il propiziatorio d’oro puro: aveva due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e
mezzo di larghezza. 7Fece due cherubini d’oro; li fece lavorati a martello sulle due
estremità del propiziatorio: 8un cherubino a una estremità e un cherubino
all’altra estremità. Fece i cherubini tutti d’un pezzo con il propiziatorio, posti alle sue
due estremità. 9I cherubini avevano le due ali spiegate verso l’alto, proteggendo
con le ali il propiziatorio; erano rivolti l’uno verso l’altro e le facce dei cherubini erano rivolte
verso il propiziatorio. 10Fece la tavola di legno di acacia: aveva due cubiti di lunghezza, un
cubito di larghezza, un cubito e mezzo di altezza. 11La rivestì d’oro puro e le
fece attorno un bordo d’oro. 12Le fece attorno una cornice di un palmo e un bordo
d’oro per la cornice. 13Fuse per essa quattro anelli d’oro e li fissò ai
quattro angoli, che costituivano i suoi quattro piedi. 14Gli anelli erano fissati alla cornice
e servivano per inserire le stanghe, destinate a trasportare la tavola. 15Fece le stanghe di
legno di acacia, per trasportare la tavola, e le rivestì d’oro. 16Fece anche gli
accessori della tavola: piatti, coppe, anfore e tazze per le libagioni; li fece di oro puro.
17Fece il candelabro d’oro puro; lo fece lavorato a martello, il suo fusto e i suoi
bracci; i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle facevano corpo con esso. 18Sei bracci
uscivano dai suoi lati: tre bracci del candelabro da un lato, e tre bracci del candelabro dall’altro.
19Vi erano su un braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla; anche
sull’altro braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla. Così era per i sei
bracci che uscivano dal candelabro. 20Il fusto del candelabro aveva quattro calici in forma di
fiore di mandorlo, con i loro bulbi e le loro corolle: 21un bulbo sotto due bracci che si
dipartivano da esso, e un bulbo sotto i due bracci seguenti che si dipartivano da esso, e un bulbo sotto gli
ultimi due bracci che si dipartivano da esso; così per tutti i sei bracci che uscivano dal candelabro.
22I bulbi e i relativi bracci facevano corpo con esso: il tutto era formato da una sola massa
d’oro puro lavorata a martello. 23Fece le sue sette lampade, i suoi smoccolatoi e i suoi
portacenere d’oro puro. 24Impiegò un talento d’oro puro per il candelabro e
per tutti i suoi accessori.
25Fece l’altare per bruciare l’incenso, di legno di acacia; aveva un cubito di
lunghezza e un cubito di larghezza: era quadrato, con due cubiti di altezza, e i suoi corni costituivano un sol
pezzo con esso. 26Rivestì d’oro puro il suo piano, i suoi lati, i suoi corni e gli
fece intorno un orlo d’oro. 27Fece anche due anelli d’oro sotto l’orlo, sui
due fianchi, cioè sui due lati opposti, per inserirvi le stanghe destinate a trasportarlo.
28Fece le stanghe di legno di acacia e le rivestì d’oro.
29Preparò l’olio dell’unzione sacra e l’incenso aromatico, puro, opera
di profumiere.
1Fece l’altare per gli olocausti di legno di acacia: aveva cinque cubiti di lunghezza e
cinque cubiti di larghezza: era quadrato, con tre cubiti di altezza. 2Fece i corni ai suoi
quattro angoli: i corni costituivano un sol pezzo con esso. Lo rivestì di bronzo. 3Fece
anche tutti gli accessori dell’altare: i recipienti, le palette, i vasi per l’aspersione, le forcelle
e i bracieri; fece di bronzo tutti i suoi accessori. 4Fece per l’altare una graticola di
bronzo, lavorata a forma di rete, e la pose sotto la cornice dell’altare in basso: la rete arrivava a
metà altezza dell’altare. 5Fuse quattro anelli e li pose alle quattro
estremità della graticola di bronzo, per inserirvi le stanghe. 6Fece anche le stanghe di
legno di acacia e le rivestì di bronzo. 7Introdusse le stanghe negli anelli sui lati
dell’altare: servivano a trasportarlo. Fece l’altare di tavole, vuoto all’interno.
8Fece il bacino di bronzo con il suo piedistallo di bronzo, impiegandovi gli specchi delle
donne che venivano a prestare servizio all’ingresso della tenda del convegno.
9Fece il recinto: sul lato meridionale, verso sud, il recinto aveva tendaggi di bisso ritorto,
per la lunghezza di cento cubiti. 10C’erano le loro venti colonne con le venti basi di
bronzo. Gli uncini delle colonne e le loro aste trasversali erano d’argento. 11Anche sul
lato rivolto a settentrione vi erano tendaggi per cento cubiti di lunghezza, le relative venti colonne con le
venti basi di bronzo, gli uncini delle colonne e le aste trasversali d’argento. 12Sul
lato verso occidente c’erano cinquanta cubiti di tendaggi, con le relative dieci colonne e le dieci basi,
gli uncini delle colonne e le loro aste trasversali d’argento. 13Sul lato orientale,
verso levante, vi erano cinquanta cubiti: 14quindici cubiti di tendaggi, con le relative tre
colonne e le tre basi alla prima ala; 15quindici cubiti di tendaggi, con le tre colonne e le
tre basi all’altra ala. 16Tutti i tendaggi che delimitavano il recinto erano di bisso
ritorto. 17Le basi delle colonne erano di bronzo, gli uncini delle colonne e le aste
trasversali erano d’argento; il rivestimento dei loro capitelli era d’argento e tutte le colonne del
recinto erano collegate da aste trasversali d’argento. 18Alla porta del recinto
c’era una cortina, lavoro di ricamatore, di porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto; la sua
lunghezza era di venti cubiti, la sua altezza, nel senso della larghezza, era di cinque cubiti, come i tendaggi
del recinto. 19Le colonne relative erano quattro, con le quattro basi di bronzo, i loro uncini
d’argento, il rivestimento dei loro capitelli e le loro aste trasversali d’argento.
20Tutti i picchetti della Dimora e del recinto circostante erano di bronzo.
21Questo è il computo dei metalli impiegati per la Dimora, la Dimora della
Testimonianza, redatto su ordine di Mosè a opera dei leviti, sotto la direzione di Itamàr, figlio
del sacerdote Aronne. 22Besalèl, figlio di Urì, figlio di Cur, della tribù
di Giuda, eseguì quanto il Signore aveva ordinato a Mosè; 23insieme con lui
Ooliàb, figlio di Achisamàc, della tribù di Dan, intagliatore, decoratore e ricamatore di
porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso.
24Il totale dell’oro impiegato nella lavorazione, cioè per tutto il lavoro del
santuario – era l’oro presentato in offerta – fu di ventinove talenti e settecentotrenta sicli,
in sicli del santuario. 25L’argento raccolto, in occasione del censimento della
comunità, pesava cento talenti e millesettecentosettantacinque sicli, in sicli del santuario,
26cioè un beka a testa, vale a dire mezzo siclo, secondo il siclo del santuario,
per ciascuno dei sottoposti al censimento, dai vent’anni in su. Erano seicentotremilacinquecentocinquanta.
27Cento talenti d’argento servirono a fondere le basi del santuario e le basi del velo:
cento basi per cento talenti, cioè un talento per ogni base. 28Con i
millesettecentosettantacinque sicli fece gli uncini delle colonne, rivestì i loro capitelli e le
riunì con le aste trasversali. 29Il bronzo presentato in offerta assommava a settanta
talenti e duemilaquattrocento sicli. 30Con esso fece le basi per l’ingresso della tenda
del convegno, l’altare di bronzo con la sua graticola di bronzo e tutti gli accessori dell’altare,
31le basi del recinto, le basi della porta del recinto, tutti i picchetti della Dimora e tutti
i picchetti del recinto.
1Con porpora viola e porpora rossa e con scarlatto fecero le vesti liturgiche per officiare nel
santuario. Fecero le vesti sacre di Aronne, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
2Fecero l’efod con oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto.
3Fecero placche d’oro battuto e le tagliarono in strisce sottili, per intrecciarle con la
porpora viola, la porpora rossa, lo scarlatto e il bisso, lavoro d’artista. 4Fecero
all’efod due spalline, che vennero attaccate alle sue due estremità, in modo da formare un
tutt’uno. 5La cintura, che lo teneva legato e che stava sopra di esso, era della stessa
fattura ed era di un sol pezzo, intessuta d’oro, di porpora viola e porpora rossa, di scarlatto e di bisso
ritorto, come il Signore aveva ordinato a Mosè. 6Lavorarono le pietre di ònice,
inserite in castoni d’oro, incise con i nomi dei figli d’Israele, secondo l’arte
d’incidere i sigilli. 7Fissarono le due pietre sulle spalline dell’efod,
come memoriale per i figli d’Israele, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
8Fecero il pettorale, lavoro d’artista, come l’efod: con oro, porpora viola,
porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto. 9Era quadrato e lo fecero doppio; aveva una spanna di
lunghezza e una spanna di larghezza. 10Lo coprirono con quattro file di pietre. Prima fila: una
cornalina, un topazio e uno smeraldo; 11seconda fila: una turchese, uno zaffìro e un
berillo; 12terza fila: un giacinto, un’àgata e un’ametista;
13quarta fila: un crisòlito, un’ònice e un diaspro. Esse erano inserite
nell’oro mediante i loro castoni. 14Le pietre corrispondevano ai nomi dei figli
d’Israele: dodici, secondo i loro nomi; incise come i sigilli, ciascuna con il nome corrispondente, per le
dodici tribù. 15Fecero sul pettorale catene in forma di cordoni, lavoro
d’intreccio d’oro puro. 16Fecero due castoni d’oro e due anelli d’oro e
misero i due anelli alle due estremità del pettorale. 17Misero le due catene d’oro
sui due anelli alle due estremità del pettorale. 18Quanto alle altre due
estremità delle catene, le fissarono sui due castoni e le fecero passare sulle spalline
dell’efod, nella parte anteriore. 19Fecero due altri anelli d’oro e li
collocarono alle due estremità del pettorale, sull’orlo che era dall’altra parte
dell’efod, verso l’interno. 20Fecero due altri anelli d’oro e li
posero sulle due spalline dell’efod in basso, sul suo lato anteriore, in vicinanza del punto di
attacco, al di sopra della cintura dell’efod. 21Poi legarono il pettorale con i
suoi anelli agli anelli dell’efod mediante un cordone di porpora viola, perché stesse al di
sopra della cintura dell’efod e il pettorale non si distaccasse dall’efod, come il
Signore aveva ordinato a Mosè.
22Fecero il manto dell’efod, lavoro di tessitore, tutto di porpora viola;
23la scollatura del manto, in mezzo, era come la scollatura di una corazza: intorno aveva un
bordo, perché non si lacerasse. 24Fecero sul lembo del manto melagrane di porpora viola,
di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto. 25Fecero sonagli d’oro puro e
collocarono i sonagli in mezzo alle melagrane, intorno all’orlo inferiore del manto: 26un
sonaglio e una melagrana, un sonaglio e una melagrana lungo tutto il giro del lembo del manto, per officiare,
come il Signore aveva ordinato a Mosè.
27Fecero le tuniche di bisso, lavoro di tessitore, per Aronne e per i suoi figli;
28il turbante di bisso, gli ornamenti dei berretti di bisso e i calzoni di lino di bisso
ritorto; 29la cintura di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto,
lavoro di ricamatore, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
30Fecero la lamina, il diadema sacro d’oro puro, e vi scrissero sopra a caratteri incisi,
come un sigillo, «Sacro al Signore». 31Vi fissarono un cordone di porpora viola,
per porre il diadema sopra il turbante, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
32Così fu finito tutto il lavoro della Dimora, della tenda del convegno. Gli Israeliti
eseguirono ogni cosa come il Signore aveva ordinato a Mosè: così fecero.
33Portarono dunque a Mosè la Dimora, la tenda e tutti i suoi accessori: le sue fibbie,
le sue assi, le sue traverse, le sue colonne e le sue basi, 34la copertura di pelli di montone
tinte di rosso, la copertura di pelli di tasso e il velo per far da cortina; 35l’arca
della Testimonianza con le sue stanghe e il propiziatorio; 36la tavola con tutti i suoi
accessori e i pani dell’offerta; 37il candelabro d’oro puro con le sue lampade, le
lampade cioè che dovevano essere collocate sopra di esso, con tutti i suoi accessori, e l’olio per
l’illuminazione; 38l’altare d’oro, l’olio dell’unzione,
l’incenso aromatico e la cortina per l’ingresso della tenda; 39l’altare di
bronzo con la sua graticola di bronzo, le sue stanghe e tutti i suoi accessori, il bacino con il suo piedistallo,
40i tendaggi del recinto, le sue colonne, le sue basi e la cortina per la porta del recinto, le
sue corde, i suoi picchetti e tutti gli arredi del servizio della Dimora, per la tenda del convegno;
41le vesti liturgiche per officiare nel santuario, le vesti sacre del sacerdote Aronne e le
vesti dei suoi figli per l’esercizio del sacerdozio.
42Gli Israeliti avevano eseguito ogni lavoro come il Signore aveva ordinato a Mosè.
43Mosè vide tutta l’opera e riscontrò che l’avevano eseguita come il
Signore aveva ordinato. Allora Mosè li benedisse.
1Il Signore parlò a Mosè e gli disse: 2«Il primo giorno
del primo mese erigerai la Dimora, la tenda del convegno. 3Dentro vi collocherai l’arca
della Testimonianza, davanti all’arca tenderai il velo. 4Vi introdurrai la tavola e
disporrai su di essa ciò che vi deve essere disposto; introdurrai anche il candelabro e vi preparerai
sopra le sue lampade. 5Metterai l’altare d’oro per l’incenso davanti
all’arca della Testimonianza e porrai infine la cortina all’ingresso della tenda.
6Poi metterai l’altare degli olocausti di fronte all’ingresso della Dimora, della
tenda del convegno. 7Metterai il bacino fra la tenda del convegno e l’altare e vi porrai
l’acqua. 8Disporrai il recinto tutt’attorno e metterai la cortina alla porta del
recinto. 9Poi prenderai l’olio dell’unzione e ungerai con esso la Dimora e quanto
vi sarà dentro, e la consacrerai con tutti i suoi accessori; così diventerà cosa santa.
10Ungerai anche l’altare degli olocausti e tutti i suoi accessori; consacrerai
l’altare e l’altare diventerà cosa santissima. 11Ungerai anche il bacino con
il suo piedistallo e lo consacrerai. 12Poi farai avvicinare Aronne e i suoi figli
all’ingresso della tenda del convegno e li farai lavare con acqua. 13Farai indossare ad
Aronne le vesti sacre, lo ungerai, lo consacrerai e così egli eserciterà il mio sacerdozio.
14Farai avvicinare anche i suoi figli e farai loro indossare le tuniche. 15Li
ungerai, come avrai unto il loro padre, e così eserciteranno il mio sacerdozio; in tal modo la loro
unzione conferirà loro un sacerdozio perenne, per le loro generazioni».
16Mosè eseguì ogni cosa come il Signore gli aveva ordinato: così fece.
17Nel secondo anno, nel primo giorno del primo mese fu eretta la Dimora.
18Mosè eresse la Dimora: pose le sue basi, dispose le assi, vi fissò le traverse
e rizzò le colonne; 19poi stese la tenda sopra la Dimora e dispose al di sopra la
copertura della tenda, come il Signore gli aveva ordinato.
20Prese la Testimonianza, la pose dentro l’arca, mise le stanghe all’arca e pose il
propiziatorio sull’arca; 21poi introdusse l’arca nella Dimora, collocò il
velo che doveva far da cortina e lo tese davanti all’arca della Testimonianza, come il Signore aveva
ordinato a Mosè.
22Nella tenda del convegno collocò la tavola, sul lato settentrionale della Dimora, al
di fuori del velo. 23Dispose su di essa il pane, in focacce sovrapposte, alla presenza del
Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
24Collocò inoltre il candelabro nella tenda del convegno, di fronte alla tavola, sul
lato meridionale della Dimora, 25e vi preparò sopra le lampade davanti al Signore, come
il Signore aveva ordinato a Mosè.
26Collocò poi l’altare d’oro nella tenda del convegno, davanti al velo,
27e bruciò su di esso l’incenso aromatico, come il Signore aveva ordinato a
Mosè.
28Mise infine la cortina all’ingresso della Dimora. 29Poi
collocò l’altare degli olocausti all’ingresso della Dimora, della tenda del convegno, e
offrì su di esso l’olocausto e l’offerta, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
30Collocò il bacino fra la tenda del convegno e l’altare e vi mise dentro
l’acqua per le abluzioni. 31Mosè, Aronne e i suoi figli si lavavano con essa le
mani e i piedi: 32quando entravano nella tenda del convegno e quando si accostavano
all’altare, essi si lavavano, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
33Infine eresse il recinto intorno alla Dimora e all’altare e mise la cortina alla porta
del recinto. Così Mosè terminò l’opera.
34Allora la nube coprì la tenda del convegno e la gloria del Signore riempì la
Dimora. 35Mosè non poté entrare nella tenda del convegno, perché la nube
sostava su di essa e la gloria del Signore riempiva la Dimora.
36Per tutto il tempo del loro viaggio, quando la nube s’innalzava e lasciava la Dimora,
gli Israeliti levavano le tende. 37Se la nube non si innalzava, essi non partivano,
finché non si fosse innalzata. 38Perché la nube del Signore, durante il giorno,
rimaneva sulla Dimora e, durante la notte, vi era in essa un fuoco, visibile a tutta la casa d’Israele, per
tutto il tempo del loro viaggio.