- Nome Comune
- Famiglia
- Commestibilità
- Morfologia
- Pianta perenne erbacea, sempreverde, glabra, con sottile rizoma strisciante da cui hanno origine due tipi di fusti: fertili, eretti e con i fiori, sterili e striscianti portanti le sole foglie e radicanti ai nodi. Le foglie sono opposte ellittico-lanceolate, le inferiori subsessili, le altre brevemente picciolate con lamina a margine intero. La pagina superiore è glabra, lucida di colore verde scuro, quella inferiore più chiara, opaca e con nervature reticolate in rilievo. I fiori, peduncolati, inseriti singolarmente all'ascella delle foglie superiori hanno calice diviso in lacinie triangolari glabre, a margine intero; la corolla azzurro-violetta si apre alla fauce in cinque lobi spatolati. Il frutto è formato da due follicoli cilindrici e acuminati all'apice con semi ovali-oblunghi di colore nero. Cresce nei boschi di latofoglie soprattutto di quercie fino a 1.300 m di quota. Fiorisce tra febbraio e aprile.
- Componenti
- Tannini, fitosteroli, alcaloidi (vincamina, vincristina e pervincina), carotenoidi, acido idrossidobenzoico, ursolico e caffeico, vincamone, eburnamonina, eterosidi flavonoidici, triterpeni.
- Uso
- Ha proprietà diuretiche, astringenti, digestive, ipotensive. E' considerata una pianta molto tossica e pericolosa, per il suo contenuto di vincamina, che viene impiegato nell'industria farmaceutica come stimolante cerebrale e vasodilatatore. Assunta in modo errato può dare nausea, vomito, febbre, cefalea, insonnia, convulsioni e coma. Per uso esterno ha proprietà antinfiammatorie, utili nelle dermatosi, per foruncoli ed eczemi.
- Cucina
- Note
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