- Nome Comune
- Famiglia
- Commestibilità
- Morfologia
- Pianta dioica a portamento sia arboreo che cespuglioso, con foglie persistenti, aghiformi, appiattite, di color verde-scuro e lucide nella pagina superiore, verde giallino in quella inferiore. Le foglie aghiformi di questa pianta sono disposte su due file lungo il rametto in modo opposto nei confronti dell'asse del rametto stesso. Tendono verso l'esterno o verso la parte superiore del rametto. I fiori maschili, di colore giallo, sono raccolti in grappoli all'ascella delle foglie; quelli femminili, verdognoli, sono invece solitari. I frutti hanno un solo seme racchiuso in un arillo carnoso di colore rosso a maturità. Il seme è di color verde scuro o bluastro. Cresce nelle faggete tra 1.000 e 1.600 m di quota, rarissima su Alpi, Appennino, Sicilia, Sardegna e Corsica. Fiorisce tra aprile e maggio.
- Componenti
- Uso
- Il tasso è una tra le piante più tossiche presenti sul territorio italiano. In passato suoi preparati furono usati come cardiotonici, antiepilettici, antiasmatici, antireumatici, purgativi, emmenagoghi ed abortivi ma per la forte tossicità l'impiego è stato abbandonato. L'avvelenamento causa vomito e diarrea coleriforme, alterazioni nervose, depressione, dispnea, ipotensione, brachicardia, convulsione, collasso cardiovascolare e coma. Il legno, durissimo, è molto ricercato per lavori al tornio ed in ebanisteria. Storicamente il tasso è il legno per eccellenza nella costruzione di archi. E' un albero spesso coltivato nei parchi, giardini e cimiteri.
- Cucina
- Note
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