Tanacetum cinerariifolium (Trevir.) Sch.Bip.
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Nome Comune
Piretro, Crisantemo della Dalmazia.
Famiglia
Asteraceae
Commestibilità
Velenosa
Morfologia
E' una pianta erbacea perenne, cespugliosa, pelosa, suffruticosa, con fusti pubescenti e lignificati alla base. Le foglie basali, argentee-sericee, sono lungamente picciolate e bipennatosette con lacinie lineari; le foglie superiori, più piccole, spesso presentano il margine dentato. I fiori sono raccolti in capolini solitari su lunghi peduncoli con disco giallo e ligule bianche, del diametro di circa 4 cm. I frutti sono acheni privi di pappo e si presentano di colore marrone pallido, con un solo seme. Le condizioni ideali di sviluppo si hanno in climi temperati e con una buona piovosità annua. Fiorisce tra maggio e giugno.
Componenti
Olio essenziale, piretrine (tetrametrina, cipermetrina), triterpenoidi (piretrolo), carotenoidi e xantofilline, flavonoidi, glicosidi, colina, fitosterina.
Uso
Dai capolini raccolti appena schiusi, fatti essiccare all'ombra e macinati si ottiene una polvere giallo-verdognola detta piretro dall'alto potere insetticida in quanto contenente le piretrine che agiscono sul sistema nervoso degli insetti, ma con una bassa tossicità nei confronti dei mammiferi. La soluzione alcoolica può essere utile come vermifugo. La piretrina è usata anche, per via esterna, come rimedio per la scabbia e la peduncolosi.
Cucina
Non ha utilizzi culinari.
Note
I fiori, una volta tagliati, legati in mazzetti e posti ad essiccare in un luogo asciutto e ventilato possono essere utilizzati, ponendoli in casa o negli armadi, per tenere lontani gli insetti come mosche, zanzare e tarme. La polvere dei capolini, impastata con sostanze combustibili, è alla base della fabbricazione dei cosidetti Zampironi. In agricoltura la pianta è usata come fitofarmaco.