- Nome Comune
- Famiglia
- Commestibilità
- Morfologia
- E' una pianta erbacea, annuale, con radice a fittone, fusto ascendente-eretto, ramificato; foglie alterne, con picciolo leggermente alato, ovato-lanceolate, acute, con bordo sinuato-dentato. I piccoli fiori sono riuniti in racemi penduli all'ascella delle foglie, hanno calice conico, corolla a 5 petali appuntiti di colore bianco con antere gialle riunite a cono. Il frutto è una bacca verde subglobosa, nera a maturazione, contenente semi ellissoidali di colore marrone chiaro. Cresce ai margini dei coltivi, presso i ruderi e in luoghi aridi, presente su tutto il territorio italiano fino a 1.000 m di quota. Fiorisce tra marzo e novembre.
- Componenti
- Solanina, rutina, asparagina, saponina, triacontano, tannini, acidi palmitico, stearico, linolenico, citrico, gamma-carotene, vitamina C.
- Uso
- Tutta la pianta è tossica per ingestione, in particolare frutti e foglie. Proprietà antispasmodiche, analgesiche, narcotiche, sedative, emollienti, febbrifughe, diuretiche e purganti. In passato il succo ricavato dalla pianta era usato come anestetico durante gli interventi chirurgici e come sedativo per il mal di denti. Le bacche erano schiacciate sulle ferite degli animali, per tenere lontane le mosche. Foglie, steli e radici sono usati esternamente come cataplasma nel trattamento di piaghe cancerose, foruncoli e ferite.
- Cucina
- Note
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