Prunus laurocerasus L.
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Nome Comune
Lauroceraso, Lauro regio, Lauro imperiale, Pruno lauroceraso, Falso alloro.
Famiglia
Rosaceae
Commestibilità
Velenosa, Mortale.
Morfologia
È un arbusto o albero di media altezza, che può raggiungere i 7 metri. Le foglie sono verde scuro, molto più chiare e lucide quando giovani; spesse e coriacee; di forma oblunga, e tondeggiante verso l'apice; lievemente seghettate verso l'esterno. I fiori sono bianchi; ermafroditi; disposti a racemo, dall'odore profumato, ma acido. I frutti sono drupe rosse-viola quando acerbe, e nero-bluastre una volta raggiunta la maturazione. Cresce dal piano fino ai 300 m di quota preferibilmente al sole. Fiorisce tra aprile e giugno.
Componenti
Eterosidi cianogenici (prulaurasina, emulsina, isoamigdalina, laurocerasina, sambunigrina, prunasina), aldeide benzoica, fibre, mucillagini, enzimi, tannini, sali minerali.
Uso
Ha proprietà sedative, antispastiche, digestive e bechiche. Le foglie, ma soprattutto i frutti risultano velenosi all'uomo per la presenza di composti che per saponificazione liberano acido cianidrico, in una dose di 50:80 (dove 50 è la mole delle drupe e 80 il peso in kg di un individuo). Possono essere letali. Attraverso la distillazione si ottiene l'acqua di lauroceraso, un tempo prescritta come calmante della tosse e per uso esterno nelle infezioni oculari.
Cucina
Il seme è tossico. La polpa del frutto, che assomiglia a una ciliegina, può essere mangiata. In alcune regioni italiane viene preparato un liquore ottenuto dalla aromatizzazione in alcool e zucchero dei frutticini di lauroceraso; tuttavia si sconsiglia la preparazione casalinga di tale liquore.
Note
Di origine orientale; coltivato per ornamento per formare siepi e bordure.