- Nome Comune
- Famiglia
- Commestibilità
- Morfologia
- E' una pianta erbacea perenne provvista di un rizoma strisciante con radici sottili da cui si origina un fusto semplice, alto 20-30 cm, che porta un verticillo di foglie e un unico fiore. Le foglie, riunite in un unico verticillo, sono normalmente quattro, talvolta tre o cinque; sono sessili, hanno forma obovata, l'apice è strettamente acuminato, la base è ristretta a cuneo; nella pagina inferiore sono ben visibili le tre nervature principali che partono dalla base. Il fiore, unico e portato all'apice del fusto, ha un involucro diviso in quattro segmenti simulanti un calice e quattro-otto segmenti simili a petali di colore verde-giallastro e riflessi verso il basso. Il frutto è una bacca tondeggiante di colore viola-nerastro inserita fra i segmenti dell'involucro che sono persistenti. Cresce in tutti i boschi umidi di latifoglie e conifere, fino a 2.000 m di quota. Fiorisce da aprile a luglio.
- Componenti
- Uso
- Ha proprietà emetiche, purganti, narcotiche, anticonvulsivanti, antispasmodiche. Tutta la pianta è velenosa e, in particolare, le bacche la cui ingestione può essere mortale. L'intossicazione si manifesta con vomito, accompagnato da dolori addominali, sonnolenza, midriasi, tachicardia, mancanza di forze. In quantità controllate può essere utilizzata in farmacia per le sue proprietà. Esternamente le foglie sono utilizzate come antinevralgico.
- Cucina
- Note
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