Caratteristiche della Specie

Nome Comune
- Papavero comune, Rosolaccio, Pittadonne, Bamboccia, Podestà, Paparina, Papagna.
Famiglia
- Papaveraceae
Commestibilità
- Velenosa
Morfologia
- E' una pianta erbacea alta fino a 80 - 90 cm. Il fusto è eretto, coperto di peli rigidi. Tagliato emette un liquido bianco. I boccioli sono verdi a forma di oliva e penduli. Il fiore è rosso dai petali delicati e caduchi, spesso macchiato di nero alla base in corrispondenza degli stami di colore nero. Le foglie sono pennato partite sparse lungo il fusto. Il frutto è una capsula che contiene moltissimi semi piccoli, reniformi e reticolati; fuoriescono numerosi sotto lo stimma e rimangono vitali nel terreno fino a 40 anni. Presente ovunque dal piano a 1.800 m di quota in campi coltivati e incolti. Fiorisce da marzo a giugno.
Componenti
- Alcaloidi (rhoedina, reagiina, rearubina I e II, protopina, coptisina, sanguinarina, cheleritrina), glicosidi antocianici (mecocianina, cianina), resine, tannini, mucillaggini, acido linoleico, oleico, palmitico, stearico, meconico, sali di potassio e amido.
Uso
- Ha proprietà antispasmodiche, ipnotiche, sedative, sudorifere, antidolorifiche. Il papavero è indicato per ansia, insonnia, tosse, bronchite, coliche intestinali o renali, disturbi delle vie respiratorie, nervosismo, palpitazioni. Non vanno assolutamente utilizzate le capsule. Data la pericolosità occorre usarlo con grande cautela.
Cucina
- I piccoli semi neri dal sapore di noce, delicato e speziato, sono ampiamente utilizzati per aromatizzare pane, biscotti e torte. Le tenere foglie possono essere consumate in insalata con altre erbe, oppure lessate per preparare torte salate, sformati o ripieni.
Note
- Le capsule contengono alcaloidi tossici, fortunatamente in quantità ben minori del parente stretto Papaver somniferum.

Papaver rhoeas L.

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