Caratteristiche della Specie

Nome Comune
- Lattuga velenosa, Lattuga selvatica, Lattuca spinusa, Lattuga scarola, Erba bussola, Cavolaccio, Spraina.
Famiglia
- Asteraceae
Commestibilità
- Velenosa
Morfologia
- E' una pianta biennale, simile alla Lactuca serriola e alla Lactuca sativa (lattuga comune) ma più alta; può crescere fino a due metri. E' anche più robusta, il gambo e le foglie sono più violacee, le foglie sono meno divise, ma più estese. L'achenio è nero, viola, senza peli sulla punta. Cresce negli incolti, su vecchi muri, ai margini delle strade, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Fiorisce da luglio fino a settembre.
Componenti
- Composti triterpenici, lattoni sesquiterpenici (lactucopicrina e lactucina), principi amari, metilfenilalanina, flavonoidi, acidi citrico, succinico, ossalico, malico, olio essenziale, zuccheri, pectine, proteine.
Uso
- La pianta è nota per i suoi effetti psicotropi (specificatamente ipnotici o sedativi) effetti che sono spesso stati descritti come simili a quelli dell'oppio. Gli effetti ipnotici e sedativi sono noti anche in altre specie di Lactuca, anche se nelle normali lattughe alimentari tali effetti sono poco percettibili. Ha forti proprietà antiossidanti. In caso d’intossicazione compaiono vari sintomi, tra cui aumento della traspirazione, vertigini, ronzio auricolare, sensazione di forte pressione al capo, accelerazione del battito cardiaco ed inoltre repentine cadute della pressione arteriosa. In passato veniva impiegata come calmante della tosse e della pertosse, nell'ipereccitabilità, nell'insonnia e nelle distonie neurovegetative.
Cucina
- Non si consiglia l'uso culinario per i suoi effetti ipnotici.
Note
- L'erba era nota anche ai Romani ed ai Greci, Ippocrate ne descrive le proprietà sedative, associando i suoi effetti al ben più raro, potente e costoso oppio. Questa pianta, specialmente ad un occhio poco esperto, può essere confusa con lattughe eduli.

Lactuca virosa L.

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