Helichrysum italicum Roth
Chiudi
Nome Comune
Elicriso, Perpetuino, Tignamica, Semprevivo.
Famiglia
Asteraceae
Commestibilità
Commestibile
Morfologia
E' una pianta perenne con portamento cespuglioso, alta 30–40 cm, di colore grigio-biancastro, tomentosa. Le foglie sono alterne, lineari, ricoperte da fine peluria biancastra; sono molli e hanno i margini piegati verso il basso. L'infiorescenza è un corimbo composto da numerosi capolini conici (ognuno avente 12-15 fiori, raggruppati a 20-30), dalle squame giallo-brunastre, posti all'apice del fusto, con fiori tubulosi, ermafroditi, di colore giallo-oro, che emanano un odore intenso, aromatico, gradevole, agrodolce, inconfondibile. Il frutto è un achenio oblungo, dotato di un pappo. Cresce su terreni poveri, rupi e scarpate, sia in aree montane sia nelle coste. Fiorisce tra marzo e luglio.
Componenti
Flavonoidi, pinene, ftalidi, eugenolo, linalolo, azulogeno, scopoletina, umbelliferone, piranoderivati, nerolo, acido caprilico, isovalerico e caffeico, tannini, cere, arenarina.
Uso
Ha proprietà analgesiche, antinfiammatorie, antireumatiche, espettoranti, tossifughe. Trova impiego nelle malattie dell'apparato respiratorio, nelle malattie reumatiche e allergiche, nelle malattie epatiche, nelle flebiti, nelle cefalee e perfino nelle ustioni e per curare i geloni. Per uso esterno si usa per prevenire e curare le scottature solare, per gli eczemi e la psoriasi, per gli edemi delle gambe. In cosmetica l'elicriso è impiegato come fissante nei profumi.
Cucina
Le foglie dell'elicriso forniscono un moderato aroma di curry e possono essere impiegate per insaporire risotti, minestre, carne di pollame e ripieni.
Note
La pianta intera veniva utilizzata per bruciare le setole dei maiali macellati, per l'aroma particolare che conferiva al lardo. Le parti fiorite, che mantengono il loro vivido colore anche essiccate, vengono utilizzate per profumare la biancheria e gli ambienti.