Cyclamen repandum Sibth.
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Nome Comune
Ciclamino primaverile, Pan porcino.
Famiglia
Primulaceae
Commestibilità
Velenosa
Morfologia
Pianta erbacea semi-rustica geofita bulbosa alta 10-20 cm. Le foglie sono di forma triangolare e con un lungo picciolo. Il margine si presenta lievemente lobato. La pagina superiore è di colore verde scuro argentea mentre quella inferiore si presenta di colore variabile dal rosso al verde chiaro. Il fiore è unico, di colore viola chiaro o fucsia, inodore e con un peduncolo di 12-20 centimetri. Le lacinie sono rivolte all'indietro. La radice è costituita da un tubero tondeggiante. Le radichette si formano nella zona centrale della faccia inferiore mentre, sulla faccia superiore, si sviluppano le foglie ed i fiori. Vegeta a quote comprese tra 0 e 1.200 metri, nei boschi ombrosi e nella macchia di cespugli. Fiorisce tra aprile e maggio.
Componenti
Triterpeni e saponine (ciclamina, deglucocinamina I e II).
Uso
La pianta è fortemente tossica se ingerita in particolare per la presenza di cliclamina. Recenti studi ne hanno dimostrato comunque proprietà analgesiche ed antinfiammatorie. Se ingerita in grande quantità, particolarmente le radici, la tossina può causare salivazione, vomito, diarrea, alterazioni del ritmo cardiaco ed anche la morte. Nella medicina popolare le piante di questo genere sono indicate con le seguenti proprietà: emmenagoghe (regola il flusso mestruale), vermifughe (elimina i vermi intestinali) e purganti, ma anche dotate di proprietà abortive.
Cucina
In cucina non si deve usare: è una pianta velenosa.
Note
Il ciclamino selvatico è una specie spontanea protetta in alcune zone del territorio italiano. Nelle zone arate dai cinghiali è facile trovare tuberi di ciclamino che i voracissimi suidi selvatici neppure assaggiano. Il ciclamino, tuttavia, è conosciuto popolarmente anche con il nome di pan porcino, ad indicare che, invece, i maiali se ne cibano volentieri.