Anemone nemorosa L.
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Nome Comune
Anemone nemorosa, Anemone dei boschi.
Famiglia
Ranunculaceae
Commestibilità
Velenosa
Morfologia
E' una piccola pianta erbacea, perenne, in generale priva di peli, a fusto unifloro ed eretto. Le foglie basali o radicali presentano un picciolo eretto e una lamina fogliare divisa profondamente in 3 lobi lanceolati. La forma della foglia è tripartita con profondi segmenti, dentati in modo grossolano. Ogni fusto presenta un solo fiore ermafrodito. Il peduncolo del fiore è lievemente peloso. I sepali petaloidei del calice corollino sono bianchi, raramente rosati o blu-pallido e di forma ellittica. La parte inferiore del petalo presenta delle striature quasi violette. Le antere degli stami sono gialli. Numerosi sono i pistilli che poi si trasformano in frutti. I frutti sono acheni tormentosi piccoli di forma subglobosa, pelosi e lievemente rostrati. Cresce dal livello del mare fino a circa 1.600 m. Pur preferendo le zone montane e submontane è presente anche nelle pianure alluvionali. Generalmente nei boschi di latifoglie (faggete e querceti), nelle radure e nei luoghi ombrosi. La fioritura va da febbraio a maggio.
Componenti
Protoanemonina, delfinina, pelargonidina, quercetina, saponine, triterpeni, ranunculoside.
Uso
Ha proprietà antinfiammatorie, vescicatorie, emmenagoghe. Veniva usata nelle malattie reumatiche e dolori articolari. Per la sua tossicità l'uso erboristico di questa pianta non è più praticato. La pianta, oltre che tossica, è irritante e può provocare lesioni e vesciche alla pelle.
Cucina
Contiene anche saponine tossiche per cui è sconsigliato qualsiasi uso domestico, soprattutto alimentare anche perché amarissima. Oltre ad essere urticante per l'uomo è anche velenosa per il bestiame.
Note
L'estratto di questa pianta veniva utilizzato sulle punte delle frecce, per renderle velenose e mortali durante la caccia. Le anemoni sono quasi tutte piante velenose ad eccezione Hepatica nobilis Schreb.