- Nome Comune
- Famiglia
- Commestibilità
- Morfologia
- E' una pianta erbacea perenne, con rizoma scuro, dal quale si dipartono fusti ascendenti, glabri, semplici o ramificati. Le foglie sono tutte cauline, sessili, addensate sotto le infiorescenze, 2-3 pennatosette, divise in lacinie lineari, acute e subspatolate. Infiorescenze solitarie all'apice dei rami con corolle di 4-6 cm di diametro, formate da 12-20 petali oblanceolati lucidi di un giallo luminoso, antere gialle e 5 sepali pubescenti ovato-lanceolati. Il frutto è un'achenio di forma ovale. Presente in tutta Europa, soprattutto nella zona centro-occidentale. Il suo habitat è quello delle steppe e dei prati con terreno arido. In Italia a lungo è stata ritenuta estinta, prima d'esser rinvenuta, alcuni anni fa, nelle vallecole vicine a Castelvecchio Calvisio ed in seguito anche a Barisciano. Fiorisce da Maggio a Giugno. Nel 2016 è stata scoperta anche nel vicino parco regionale naturale del Sirente - Velino, estendendo l'areale ancora più a sud.
- Componenti
- Uso
- Tutta la pianta è velenosa. L'intossicazione avviene per ingestione e i sintomi sono ritmo cardiaco alterato, ipotensione, vomito,disturbi alla vista, e nei casi più gravi la morte per arresto cardiaco. Viene considerata officinale dalla farmacopea italiana. In campo farmacologico viene usata per diminuire la frequenza del polso, la pressione arteriosa, le nevrosi cardiache, le extrasistoli e la tachicardia; ha funzione sedativa nervosa generale. In casi di sovradosaggi possono comparire turbe gastrointestinali, quali, nausea, vomito, diarrea, aumento della diuresi ed aritmie.
- Cucina
- Note
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