- Nome Comune
- Famiglia
- Commestibilità
- Morfologia
- E' una pianta erbacea, perenne col fusto fino a un metro e mezzo. Dal rizoma sotterraneo, a forma conica tipo fittone, ogni anno, si dipartono radici e fusti aerei. Questa parte ipogea del fusto, si ramifica in molte radichette laterali, ed è connessa direttamente allo scapo fiorifero tramite la parte epigea eretta, robusta, verde e poco ramosa. Le foglie basali sono di colore verde scuro nella pagina superiore e biancastre in quella inferiore, con evidenti nervature e picciolate. Le foglie cauline sono più piccole, sessili, con la lamina incisa e i lobi più stretti. L'infiorescenza è un racemo che porta numerosi fiori pentasepali viola scuro, ermafroditi, di 2-3 cm, col petalo superiore foggiato ad elmo. I fiori sono lungamente peduncolati, mentre le brattee sono minori del peduncolo. I frutti sono dei follicoli piccoli, piatti e rugosi. Si trova in quasi tutto l'arco alpino nei pascoli e prati pingui attorno alle malghe, alle concimaie, ai margini dei boschi tra 500 e 2.000 m di quota. Fiorisce tra luglio e agosto.
- Componenti
- Alcaloidi (acetilbenzoilaconina, piroaconitina,neopellina, neolina, aconina, napellina, mesaconitina, ipaconitina, l-sparteina, l-efedrina), resine, inosite, acidi organici (aconitico, itaconico, malico, citrico, isocitrico, succinico, tartarico, ossalico, malonico, glicerico, pirrolidoncarbossilico), proteine, maltosio, saccarosio, grassi, amido, resine.
- Uso
- Gli vengono attribuite proprietà antireumatiche, diaforetiche, analgesiche, antipiretiche, diuretiche, caustiche. Tutta la pianta è tossica, specialmente le radici, che contengono un potente veleno, l'aconitina. L'ingestione accidentale di aconito provoca numerosi disturbi anche gravi: senso di angoscia, perdita di sensibilità, rallentamento della respirazione, indebolimento cardiaco, formicolìo al viso, sensazione che la pelle del viso si ritiri, ronzio alle orecchie, disturbi della vista, contrazione della gola che può provocare la morte per asfissia. Sono sufficienti quantità di aconitina anche inferiori a 6 mg per causare la morte di un uomo adulto. L'azione dell'aconitina si localizza immediatamente al midollo, aumentando in un primo momento la motilità ma determinando, in maniera improvvisa e spesso letale, la paralisi dei nervi motori, sensitivi e secretori.
- Cucina
- Note
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