Caratteristiche della Specie

Nome Comune
- Barba di becco, Baciapreti, Salsefica, Sassefrica, Tragopogono, Scorzabianca, Latte d'uccello, Barba di prete, Erba del sol.
Famiglia
- Asteraceae
Commestibilità
- Commestibile
Morfologia
- E' una pianta perenne, erbacea, con linfa lattiginosa, pelosa, fusti poco ramosi, striati, arrossati, cavi, ingrossati ai nodi, radice a fittone verticale. Nel primo anno di vegetazione sviluppa una rosetta di foglie basali, nel secondo produce lo scapo fiorale. Le foglie sono molto dilatate alla base, sono amplessicauli, hanno la nervatura centrale prominente nella faccia inferiore, sono lineari lanceolate, gradatamente assottigliate fin all'apice acuto; il margine è intero e talvolta ondulato. I fiori sono solitari, ermafroditi con corolla di fiori ligulati di colore giallastro, inseriti al termine del fusto. I frutti sono acheni fusiformi che presentano un pappo con lungo peduncolo, alla cui sommità vi sono peli piumosi ma, rigidi. Cresce nei prati fertili, ai bordi stradali, nei fossi fino 2.000 m di quota. Fiorisce da aprile a settembre.
Componenti
- Inulina, fitosterina, sostanze amare e mucillagini, glucidi (inositolo, mannitolo), protidi, lipidi, sali minerali.
Uso
- Ha proprietà diuretiche, sudorifere, depurative e astringenti. L'uso è particolarmente consigliato a chi soffre di arteriosclerosi, reumatismi, diabete, gotta e ipertensione arteriosa. La radice (decotto o sciroppo) può essere usata come calmante per la tosse e in genere ha effetti positivi per tutte le affezioni respiratorie. I petali in infusione hanno potere schiarente della pelle.
Cucina
- Si usano le radici, raccolte a settembre nel primo anno di vita, oppure in primavera dell'anno successivo, prima che si formi lo scapo fiorale. Sono molto gradevoli per il sapore dolce dovuto all'inulina, così pure sono pregiati i giovani getti se consumati prima che diventino coriacei. Possono essere preparati in minestra o nelle frittate. Anche le foglie più tenere si possono usare crude come insalata.
Note
- Poichè le radici sono molto buone viene coltivata ormai ampiamente in tutto il mondo. La differenza principale fra la pianta coltivata e quella selvatica è la grandezza. Le radici di barba di becco, se ben trattate, sono una delizia.

Tragopogon pratensis L.

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